Duro colpo alla pesca illegale inflitto dalla Guardia costiera di Taranto. Nell’ambito della maxi operazione denominata “Senza Traccia”, coordinata dalla Direzione Marittima di Bari, i militari hanno setacciato l’intero territorio sia via mare che via terra.
Decine e decine i controlli effettuati su pescherecci, diportisti, pescherie e nei ristoranti, finalizzati alla tutela del consumatore finale, si sono intensificati a ridosso delle festività natalizie, periodo in cui, con il tradizionale aumento dei consumi di prodotti ittici, si moltiplica il rischio di frodi in commercio e di illeciti a danno del consumatore.
Nel solo mese di dicembre, la Guardia costiera di Taranto ha elevato sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 14.000 euro nei confronti di pescatori professionisti e non, a cui sono stati sequestrati anche gli attrezzi da pesca illegali, tra cui bombole di ossigeno e reti da pesca, per un totale di oltre 2 chilometri e mezzo. Tra gli attrezzi illegali sequestrati anche reti a sciabica utilizzate per la pesca illecita del novellame di sarda.
Sono stati sanzionati anche diversi esercizi commerciali per la violazione delle norme sulla tracciabilità, con conseguente sequestro di prodotto ittico per un ammontare di 125 chilogrammi. Da ultimo, è stata disposta la chiusura di un esercizio commerciale per la vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione e potenzialmente nocivo per la salute pubblica, con contestuale denuncia dell’esercente all’Autorità giudiziaria.
La Guardia costiera continuerà a garantire la presenza capillare sul territorio, intensificando i controlli anche a ridosso delle festività di fine anno, per garantire l’intera filiera ittica e tutelare la salute pubblica.
potrebbe interessarti anche
Speciale: il Natale dei tarantini raccontato da Antonio Fornaro
Taranto, lo sviluppo del territorio con “PIA e mini PIA”
Taranto, PD e Csx: riporteremo i cittadini al voto
Operazione antidroga a Vieste: sette arresti
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»