Taranto: Gravina ed Emiliano in vista al reparto oncologia pediatrica

Fino a pochi anni fa, l’oncologia pediatrica all’Ospedale SS. Annunziata di Taranto non esisteva. Oggi, martedì 19 novembre, grazie all’impegno costante della ASL di Taranto e alla guida del dottor Valerio Cecinati, il reparto è diventato un simbolo di speranza e umanità, rafforzato da una straordinaria collaborazione tra medici, pazienti, familiari e cittadinanza.

In questo contesto, si è svolta ieri la visita del presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, accompagnato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Gravina ha incontrato i piccoli pazienti del reparto di onco-ematologia pediatrica, distribuendo gadget della Nazionale italiana di calcio e portando un messaggio di solidarietà: “Il calcio ha una responsabilità sociale che va oltre i risultati sportivi. È nostro dovere promuovere la tutela della salute, supportando chi affronta momenti difficili”.

Claudia Conte

La visita ha visto anche la partecipazione del consigliere regionale Enzo Di Gregorio, del direttore generale della ASL Taranto, Vito Gregorio Colacicco, e di rappresentanti di associazioni come Fondazione Soleterre e la Lega Italiana Diritti dell’Uomo. Tutti hanno sottolineato il ruolo cruciale dello sport nel migliorare la qualità della vita dei bambini, anche in situazioni di grave difficoltà.

Gabriele Gravina e Michele Emiliano

Colacicco ha ricordato come l’attività fisica possa favorire benessere psicofisico e integrazione sociale, anche per i bambini in cura oncologica: “Creare ambienti sicuri e inclusivi per lo sport è un’opportunità per restituire loro una vita più serena e normale”.

Un messaggio di incoraggiamento è arrivato anche da Claudia Conte, segretaria generale del Comitato Ernesto Nathan: “Questi piccoli guerrieri ci insegnano il valore della forza e della speranza. È nostro compito sostenerli e offrire loro un futuro migliore”.

La giornata si è conclusa con un forte abbraccio collettivo a medici, familiari e piccoli pazienti, esempio di resilienza e coraggio.

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