TARANTO – Non si ferma l’attività di contrasto della Polizia al furto di energia elettrica. Gli agenti del Commissariato Borgo di Taranto, in collaborazione con i tecnici dell’Enel, hanno controllato un bar nel quartiere Tamburi riscontrando un presunto allaccio diretto sul sistema del contatore. Il proprietario è stato denunciato e dovrà rispondere di furto aggravato di energia elettrica.
I controlli sono stati estesi anche all’entroterra della provincia jonica, in particolare a una piantagione di agrumi della zona di Palagiano. Dopo i primi accertamenti, gli agenti hanno trovato un allaccio diretto alla rete Enel sebbene il contratto di fornitura fosse cessato da diverso tempo. I tecnici hanno proceduto al distacco del dispositivo che consentiva il rifornimento, presumibilmente fraudolento di corrente elettrica. Sottoposto a verifica anche un terreno agricolo adibito a piantagione di agrumi a Massafra, appartenente allo stesso proprietario. Anche in questo caso è stato riscontrato un allaccio abusivo alla rete Enel, il cui contratto di fornitura elettrica risultava cessato. I controlli sono stati estesi a un terzo terreno, adibito ad agrumeto nel Comune di Taranto, appartenente allo stesso proprietario. Stessa situazione: allaccio diretto alla rete Enel con contratto di fornitura cessato da tempo. I terreni sui quali sono stati effettuati i controlli sono di proprietà di un 82enne massafrese, mentre i contratti di fornitura elettrica non attivi risultano intestati al figlio, quest’ultimo denunciato perché presunto responsabile del reato di furto aggravato di energia elettrica. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli investigatori del Commissariato Borgo al fine di individuare la presenza di ulteriori allacci abusivi.
potrebbe interessarti anche
Taranto, PD e Csx: riporteremo i cittadini al voto
Operazione antidroga a Vieste: sette arresti
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C