Nel quadro della politica di coesione, l’Unione Europea ha introdotto il Fondo per la Transizione Giusta, uno strumento finanziario pensato per sostenere i territori che affrontano difficili sfide economiche e sociali nella transizione verso la neutralità climatica.
Destinato a zone storicamente legate a fonti energetiche fossili come carbone e torba, il Fondo mira a incentivare investimenti in settori strategici come le tecnologie per l’energia pulita, la riduzione delle emissioni, il recupero dei siti industriali e la riqualificazione dei lavoratori.
In Italia, le aree beneficiarie principali sono state individuate nella provincia di Taranto e nel Sulcis Iglesiente, in Sardegna. Il Programma Nazionale di Transizione Giusta (JTF) sarà gestito dall’Agenzia per la coesione territoriale e prevede un piano di interventi mirati. Per Taranto, il fondo ha stanziato 795,6 milioni di euro per promuovere progetti di efficientamento energetico, idrogeno verde, infrastrutture sostenibili e supporto all’imprenditorialità e alla formazione.
Antonio Paolo Scalera, consigliere regionale e vicepresidente della V Commissione Ambiente, ha recentemente chiesto un’audizione urgente per valutare lo stato di avanzamento dei progetti e il reale impiego delle risorse destinate, evidenziando la necessità di un monitoraggio costante e di trasparenza sull’utilizzo dei fondi e sui tempi di realizzazione dei lavori.
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