Taranto, è notte fonda. Allo Zaccheria risorge il Foggia

Gautieri, fermato dal Giudice Sportivo, nella serata dello Zaccheria sceglie il 352, schierando Guarracino e Fabbro in luogo dello squalificato Zigoni. Nel Foggia Capuano affida le proprie chance di vittoria alla fame di reti di Murano ed alla voglia di rivalsa dell’ex Orlando.

PRIMO TEMPO I ritmi in avvio restano piuttosto blandi con i padroni di casa che dopo sei giri di lancette si fanno vedere proprio con Orlando, che ci prova di destro ma il suo tentativo dal limite termina alto sopra la traversa. Stesso copione al venticinquesimo quando Il fantasista rossonero ci prova dall’interno dell’area, ma il suo tentativo è troppo debole e non impensierisce Del Favero. L’estremo difensore jonico sale in cattedra nuovamente al quarantesimo, quando Jacopo Murano raccoglie una palla vagante sul limite e spara verso la porta, chiamando al prodigioso intervento l’estremo difensore rossoblu, che vola sotto l’incrocio e disinnesca concedendo solo il calcio d’angolo, blindando di fatto lo zero a zero con il quale si va al riposo.

SECONDO TEMPO Nella ripresa sono sempre i padroni di casa a gestire il pallino delle operazioni trovando il vantaggio al cinquantaduesimo, con un assolo dell’altro ex Emmausso, che sfugge e Marong, penetra in area dalla sinistra e batte Del Favero aprendo il piatto destro. Il gol mette in discesa la partita del Foggia che al cinquantottesimo trova anche il colpo del raddoppio, grazie a Salines: su angolo battuto da Millico, il difensore svetta in area infilando il due a zero di testa.
Il doppio vantaggio appaga i padroni di casa che si limitano a gestire il punteggio, senza mai rischiare nulla. La squadra di Gautieri invece non riesce ad abbozzare una reazione degna di nota, eccezion fatta per un velleitario tentativo dalla distanza di Speranza, accompagnando mestamente la gara sino al triplice fischio che vale come ossigeno per la squadra di Capuano, e sancisce il protrarsi di una crisi profonda per i rossoblu.

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