Nei giorni scorsi, Anna De Florio, Garante dei diritti delle persone diversamente abili, ha rassegnato le sue dimissioni tramite email al Presidente della Provincia, interrompendo anticipatamente il suo mandato triennale iniziato il 29 luglio 2022.
Secondo De Florio, la decisione è motivata dalla mancanza di fondi per svolgere le attività e dalla scarsa visibilità del settore nei momenti pubblici. Tuttavia, l’Amministrazione provinciale precisa che queste motivazioni sono infondate, citando l’art. 8 del Decreto n. 5 del 31 gennaio 2022, che stabilisce che l’incarico è svolto a titolo gratuito e non prevede alcuna indennità.
Inoltre, la Provincia non ha capitoli di bilancio dedicati specificamente alle funzioni del Garante, il cui ruolo dovrebbe essere principalmente di osservazione e coordinamento delle istanze provenienti dall’utenza. Nonostante i toni critici della Garante dimissionaria, l’Amministrazione ribadisce il proprio impegno verso le persone con disabilità, con interventi significativi come l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole e il potenziamento dei servizi integrativi per le famiglie.
Il Presidente della Provincia, Rinaldo Melucci, ha commentato con fermezza l’accaduto, criticando la politicizzazione delle vicende locali e sottolineando l’inconsistenza delle accuse mosse dalla Garante. Melucci ha inoltre sollevato dubbi sull’effettiva capacità della Garante di realizzare i progetti annunciati e di interagire con le associazioni e gli assessori comunali.
“Non desidero commentare la politicizzazione quotidiana che certi soggetti stanno scientificamente compiendo a carico degli Enti locali sulle vicende più disparate in questo periodo, senza nemmeno avere riguardo per le competenze di legge e i fatti amministrativi, che però i cittadini sanno valutare – questo il commento del Presidente Rinaldo Melucci sull’accaduto -. Mi verrebbe da chiedermi dove erano tutti questi paladini dei valori e dei bisogni pubblici fino a qualche tempo fa? Davvero si possono impiegare in maniera così squallida le categorie più fragili, quando si è alla ricerca di notorietà spicciola? Davvero per qualche mancato invito ad eventi pubblici ci si sente impossibilitati a svolgere un ruolo di garanzia pubblico? Forse ci si aspettava qualcosa di non scritto dalle regole per un simile incarico? Perché i progetti annunciati dalla citata Garante non sono mai giunti
concretamente al protocollo dell’Ente? Forse le capacità dichiarate in sede di avviso pubblico erano solo teoriche? Cosa avrebbe impedito un lavoro di partecipazione e confronto sui temi, nei limiti di nuovo delle competenze della Provincia? Dovremmo ricordare il disagio delle associazioni e degli assessori comunali della Provincia a interagire con i modi della stessa Garante? Lo lascio giudicare ai cittadini, di certo chi non è in grado di gestire la complessità delle istituzioni e della società oggigiorno è meglio che si faccia da parte, su questo condividiamo pienamente con la mittente delle dimissioni in parola. La ringraziamo per il suo lavoro, tenteremo di fare meglio nel prossimo futuro”.
Le procedure per l’individuazione di un nuovo Garante sono già in corso, con l’obiettivo di migliorare la gestione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità.
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