Pierpaolo Volpe, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Taranto, ha scritto una lettera aperta indirizzata alle massime autorità locali e regionali – prefetto, presidente della Regione, sindaco, assessore alla sanità, direttore del Dipartimento regionale di Promozione della Salute, direttore generale ASL,e presidenti del consiglio regionale e comunale – per richiamare l’attenzione sull’emergenza sanitaria che colpisce la città di Taranto, aggravata dalla presenza del sito industriale ex ILVA e dall’aumento della produzione dopo la ripartenza dell’Altoforno 1.
Nella lettera, Volpe sottolinea il grave impatto ambientale dell’industria siderurgica sulla salute dei cittadini, con un aumento significativo di patologie onco-ematologiche e cronico-degenerative. Nonostante le dichiarazioni di Acciaierie d’Italia su una riduzione degli agenti inquinanti, il presidente OPI evidenzia come il quadro epidemiologico sia già compromesso, con il picco delle malattie atteso nei prossimi anni.
La situazione è ulteriormente complicata dalle carenze strutturali degli ospedali e dei servizi sanitari sul territorio, che risultano sottodimensionati rispetto ai reali bisogni della popolazione. Volpe chiede dunque una sinergia istituzionale urgente, necessaria per restituire dignità alla città di Taranto e garantire ai suoi cittadini condizioni di vita sicure, attualmente minacciate dalla continua emergenza ambientale.
Infine, Volpe conclude con un appello, confidando che la lettera possa avviare un confronto costruttivo tra le istituzioni e i professionisti della salute, per rispondere a quella che definisce una situazione critica e insostenibile per Taranto e i suoi abitanti.
potrebbe interessarti anche
Lavoro, Leonardo, sindacati: “Risposte su ipotesi scorporo”
Grottaglie “Questo giro lo offriamo noi”, iniziativa dall’alto senso civico
Lizzano, i silenzi sulla riapertura della discarica ex Vergine
Taranto, i cittadini reagiscono alle fermate bus soppresse
Manduria: due colpi nella stessa notte
Taranto, furto energia elettrica per 110mila euro: 8 denunciati