Il Corso di Laurea in Infermieristica di Taranto continua a formare giovani professionisti della salute, confermandosi un punto di riferimento nel panorama accademico pugliese. Nei giorni scorsi, 69 studenti hanno completato il proprio percorso di studi, con due sessioni di laurea che hanno visto coinvolti altrettanti gruppi di neodottori.
La prima sessione si è svolta presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare, dove 25 studenti hanno festeggiato il traguardo. La seconda, ospitata nella sede del polo didattico jonico alla Cittadella della Carità, ha visto protagonisti altri 44 laureati nella mattinata di venerdì 15 novembre.
Questo risultato rappresenta un record per il Polo didattico di Taranto, come sottolineato da Pierpaolo Volpe, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Taranto: *“Si sono completate le sessioni di laurea dell’anno accademico 2023/2024 e sono orgoglioso del risultato dei nostri studenti. È la prima volta che si raggiunge un numero così alto di laureati. Il sistema sanitario regionale pugliese ha necessità di infermieri, ma con rammarico ho appreso che molti neodottori hanno già le valigie pronte per il Nord Italia.”*
Volpe ha inoltre espresso gratitudine alla professoressa Mariasevera Di Comite, presidente della Commissione di laurea e coordinatrice dell’interclasse, per l’impeccabile organizzazione delle sessioni, resa possibile anche grazie al supporto della Direzione generale della ASL Taranto.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla dottoressa Carmela Lacatena, Direttrice delle attività didattiche, che ha presieduto per l’ultima volta una sessione di laurea dopo vent’anni di dedizione al corso.
La commissione esaminatrice, presieduta dalla professoressa Di Comite, includeva docenti e rappresentanti di istituzioni sanitarie, tra cui i professori Lacatena Carmela, Montemurro Maria Rosaria, Cardellicchio Monica, e i rappresentanti dell’OPI Taranto, dott. Volpe e dott.ssa Notaristefano, oltre al dott. Capodivento del Ministero della Salute.
Nonostante il successo accademico, resta il nodo dell’occupazione sul territorio. Molti laureati puntano a strutture sanitarie del Nord Italia, sottolineando le sfide di un sistema sanitario pugliese che fatica a trattenere i giovani talenti.
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