Tra tre mesi il deposito ex Cemerad nel comune di Statte non sarà più un problema per Taranto. I lavori di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito ripartono grazie allo stanziamento di nuove risorse economiche.
Il cronoprogramma, con il dettaglio delle azioni e dei viaggi con il trasporto “eccezionale”, è stilato. Per ricominciare si attende solo la firma dell’addendum al contratto con il commissario Sogin”. Lo ha dichiarato il commissario di Governo per la bonifica dell’area ex Cemerad, Vera Corbelli, dopo il Tavolo istituzionale del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per Taranto presieduto dal ministro per il Sud, Mara Carfagna.
“Se tutto il lavoro pianificato andrà avanti senza imprevisti, inizierà una nuova storia – dichiara Corbelli -. Il pericolo dell’inquinamento ambientale e delle scorie radioattive sarà infatti definitivamente allontanato con il trasporto degli ultimi 3.021 fusti, di cui alcuni radioattivi e altri potenzialmente radioattivi”. “Ad oggi – aggiunge il commissario -, rispetto ai16.500 fusti inizialmente previsti, sono stati allontanati 13.672 fusti, di cui 2.532 contenenti materiale radioattivo e 11.140 contenenti materiale potenzialmente decaduto. Il totale dei fusti presenti dall’inizio delle attività compreso gli Mdr ( Materiale derivante dai rifiuti) era pari a 16.693”. “Abbiamo dovuto lavorare per mesi in assenza di ulteriori risorse finanziarie, risorse necessarie a completare il lavoro di messa in sicurezza del sito, di allottamento dei fusti e di riqualificazione ambientale dell’area” sottolinea Corbelli. “Siamo riusciti ad ottenere un nuovo finanziamento – conclude Corbelli -. Quest’ultimo, insieme alle competenze dei nostri esperti, ci consentirà di risolvere una questione ambientale che abbiamo preso in carico con il commissariamento del novembre 2015. Siamo di fronte a una svolta storica per il territorio”. Il finanziamento in questione è pari a 8,8 mnl di euro (legge di Bilancio) cui si sommano altri 2,200 mnl (delibera Cipess) per ripristino ambientale e riqualificazione dell’area. (AGI)
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