TARANTO – Il futuro del Taranto è iniziato già al triplice fischio del match di Vicenza. Se la squadra – nella giornata di lunedì – ha trascorso una giornata in totale relax sancendo, difatti, il rompete le righe, la società è al lavoro per garantire l’iscrizione al prossimo campionato, per i rossoblù il quarto consecutivo in Serie C. Dal problema stadio all’eventuale ripianamento delle pendenze maturate entro il 30 aprile, bisogna accelerare anche perché la deadline è fissata al 4 giugno. Soprattutto quello strutturale, a oggi, è un intoppo di non poco conto considerando l’inagibilità dello Iacovone.
In tanti, poi, si interrogano sulla conferma o meno di Capuano in panchina. Il tecnico è in pausa di riflessione, la società avrebbe piacere a proseguire con lui anche perché, in essere, vi è un contratto in scadenza nel 2026, ma è chiaro che, qualora si dovesse assistere a un ridimensionamento, le parti potrebbero anche decidere di salutarsi interrompendo anticipatamente il loro rapporto. Due le società, in particolare, che sarebbero in pressing sull’attuale allenatore del Taranto: in questi giorni, però, spazio solamente al riposo.
C’è poi da pensare alla squadra del futuro: il Taranto, a oggi, è per metà in scadenza e ripartirebbe da una base di undici calciatori, due dei quali Crecco e De Santis, entrambi di proprietà ma in prestito, quest’anno, a Latina e Fermo. Di lavoro ce n’è tanto, per il Taranto sono iniziati giorni caldi.
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