La Regione Puglia, dopo aver attentamente valutato le memorie difensive fatte pervenire dalla Fondazione Cittadella della Carità, ha revocato il provvedimento di sospensione delle autorizzazioni all’esercizio e degli accreditamenti in capo alla Fondazione Cittadella della Carità in ordine alla Casa di Cura “ARCA”. Dunque la struttura può tornare ad accogliere i pazienti. Le prescrizioni impartite alla Fondazione da funzionari dei V.V.F. di Taranto sono state totalmente ottemperate; in ragione di ciò la Regione ha valutato positivamente gli sforzi compiuti per riavviare le attività.
Questa revoca rappresenta un segnale importante, sia dal punto di vista sociale che lavorativo. Sono stati dieci giorni di grande lavoro per il presidente Salvatore Sibilla, il CdA ed i suoi collaboratori con gli Uffici regionali e l’assessore alla Salute Rocco Palese per il raggiungimento dell’ importante risultato per la Fondazione.
“Tiriamo un primo sospiro di sollievo è innegabile che tutta questa situazione ci ha messi in difficoltà ma possiamo continuare nel nostro percorso di risanamento della struttura, avendo a cuore sia il futuro dei lavoratori che quello del territorio. Ringrazio l’Arcivescovo Mons. Miniero per l’impegno che sta profondendo per l’Opera fondata da Mons. Motolese. Continueremo ad operare affinchè sia tutto in ordine. La Cittadella della Carità ha un grande valore, e salvarla è l’obiettivo da perseguire, obiettivo che vogliamo condividere con tutte le organizzazioni sindacali”, ha afferma il presidente Sibilla.
“Grande risultato ottenuto da UGL Salute, FIALS e CSE Sanità”
“Le attività relative all’ARCA sono state restituite all’uso dei cittadini del territorio Tarantino e della sua provincia – scrivono in una nota UGL Salute, FIALS e CSE Sanità -. Questo grande risultato è stato raggiunto grazie all’impegno costante delle organizzazioni sindacali, che, con lettera inviata nella giornata giovedì 28 marzo alla Regione Puglia, all’attenzione del Presidente Michele Emiliano e dell’Assessore alla Sanità Rocco Palese, hanno chiesto a gran voce lo sblocco delle attività dell’ARCA presso la Cittadella della Carità. Si rimane in attesa di ricevere in tempi ristretti anche lo sblocco dei servizi dei poliambulatori, indispensabili per alleggerire le numerose liste di attesa”, concludono.
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