La situazione dei dipendenti della Cittadella della Carità di Taranto si fa sempre più drammatica. Lavoratori e lavoratrici della struttura sanitaria, privi di stipendio e senza prospettive, scenderanno in piazza il 24 dicembre, dalle 9.30 alle 12.30, per un sit-in di protesta davanti al piazzale della Concattedrale Gran Madre di Dio. La storica architettura, progettata da Giò Ponti e voluta dalla Curia Arcivescovile, sarà testimone silente di una situazione che peggiora di giorno in giorno.
I dipendenti lamentano il mancato pagamento delle retribuzioni di novembre e della tredicesima 2024, l’assenza degli stipendi di aprile 2024, della seconda tranche della tredicesima 2023 e del premio incentivante del 2024. Cosimo Sardelli della FP CGIL, Flavia Ciraci della CISL FP ed Emiliano Messina della FIALS parlano di una vertenza ormai giunta a una “grave fase di stallo”, e hanno comunicato il sit-in di protesta non solo alle forze dell’ordine e al Prefetto, ma anche al presidente della Fondazione Cittadella della Carità, al direttore generale dell’ASL, alla Regione Puglia, all’azienda Soave e all’Arcivescovo di Taranto.
Quella del 24 dicembre sarà anche un’assemblea pubblica, che metterà sotto i riflettori della cittadinanza la condizione di incertezza che da oltre un anno affligge gli operatori del settore. Una condizione che rischia di aggravare ulteriormente il già precario sistema sanitario locale. “Non c’è più tempo da perdere”, concludono Sardelli, Ciraci e Messina, “le istituzioni regionali e locali devono intervenire urgentemente per risolvere una situazione ormai insostenibile”.
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