A pochi giorni dalla scadenza decisiva, il Centrodestra a Taranto si trova ancora impantanato nella scelta del candidato sindaco. Riunioni, nomi in campo e manovre tattiche non sono bastati a superare lo stallo, mentre alcune componenti politiche iniziano a muoversi autonomamente, prefigurando una rottura.
Il Centrodestra tarantino è alla ricerca di un candidato unitario per le prossime elezioni comunali. Sul tavolo tre nomi principali: Luca Lazzaro, presidente di Confagricoltura Puglia, sostenuto da Fratelli d’Italia, Massimiliano Di Cuia, consigliere regionale di Forza Italia, e Francesco Tacente, presidente del Consorzio Trasporti Pubblici, proposto dalla Lega come espressione dell’area centrista ex-Melucci.
La proposta fallita e la pressione di Meloni
L’idea di trovare un quarto nome che mettesse d’accordo tutta la coalizione è naufragata in fretta. Ariana Meloni, sorella della premier e dirigente di Fratelli d’Italia, ha fatto appello all’unità, imponendo come orizzonte ultimo lunedì o martedì per una decisione definitiva.
La mossa di Tacente e la frattura
Stanco dei rinvii, Tacente e i suoi sostenitori hanno deciso di rompere gli indugi. Dopo una riunione decisiva tra i centristi, l’annuncio della sua candidatura per un “terzo polo” è ormai imminente, con la Lega pronta a seguirlo. Questo scenario segnerebbe la spaccatura del centrodestra in due tronconi contrapposti: da una parte Fratelli d’Italia, Forza Italia e forse UDC e PLI, dall’altra: Lega e Centristi con Tacente.
Punto di non ritorno
Il Centrodestra rischia seriamente di presentarsi alle urne diviso, compromettendo le sue possibilità di vittoria. Le prossime ore saranno decisive per capire se prevarrà l’unità o la frammentazione.
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