Fabio Ligonzo (Cisl FP)

Taranto, asili nido: Cisl FP contro la privatizzazione

“Le recenti dichiarazioni di un consigliere comunale di Taranto, trasmesse tramite una diretta Facebook, hanno acceso un vivace dibattito sulla possibile privatizzazione degli asili nido pubblici della città. La questione solleva interrogativi sul futuro dell’offerta educativa pubblica, tema centrale per la comunità”. Lo scrive in un nota Fabio Ligonzo, segretario aziendale Cisl FP Comune di Taranto.

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) pone infatti come obiettivo prioritario l’espansione dei servizi educativi pubblici per i bambini da 0 a 6 anni, attraverso la costruzione di nuove strutture, la messa in sicurezza di quelle esistenti e il miglioramento della qualità complessiva. Il piano mira a sostenere le famiglie, incentivare il lavoro femminile e promuovere la natalità”, spiega Ligonzo.

In questo contesto, per il segretario aziendale Cisl FP Comune di Taranto le preoccupazioni delle lavoratrici degli asili nido comunali di Taranto appaiono fondate:

Valorizzazione del servizio pubblico: la privatizzazione sembra contraddire gli obiettivi del PNRR, che punta a rafforzare l’accessibilità e l’equità dei servizi educativi pubblici, essenziali soprattutto per le famiglie più fragili.

Inclusività e pari opportunità: garantire un’educazione accessibile a tutti i bambini è un principio cardine. La privatizzazione potrebbe invece penalizzare le famiglie meno abbienti.

Tutela delle educatrici comunali: queste figure sono centrali per il successo del sistema educativo. È necessario valorizzarle attraverso formazione, stabilità lavorativa e risorse adeguate, piuttosto che ridimensionarne il ruolo.

Investimenti per il futuro: l’amministrazione comunale dovrebbe concentrare gli sforzi sul miglioramento delle strutture esistenti e sull’utilizzo mirato dei fondi PNRR, evitando soluzioni che possano compromettere l’efficacia del sistema pubblico.

I sindacati e le educatrici invitano a un confronto serio e costruttivo, esortando i decisori locali a rispettare i principi di inclusività e accessibilità su cui si fonda il PNRR. La priorità, sottolineano, deve essere il potenziamento del sistema pubblico, per garantire il benessere dei più piccoli e delle loro famiglie.

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