BARI – Questo dissalatore s’ha da fare. Butta acqua sul fuoco delle polemiche – è proprio il caso di dirlo – acquedotto pugliese che nonostante il parere non favorevole delle amministrazioni locali e delle associazioni ambientaliste, tira dritto sulla decisione – insieme alla Regione – di realizzare il dissalatore sul fiume Tara, alle porte del capoluogo ionico. “La dissalazione è il futuro della Puglia al pari della risorsa per l’agricoltura fornita dai depuratori”, spiega la dg di Aqp, Francesca Portincasa che ci tiene a ribadire come l’obiettivo sia quello di “salvaguardare l’acqua per portare benessere, consentendo di crescere in un territorio carsico quasi del tutto privo di risorse idriche autonome”. E ricorda quando oltre un decennio fa la città di Taranto rimase senz’acqua dovendo fare ricorso alle autobotti: “Il tutto – dice – è a tutela del Tara e delle comunità”
potrebbe interessarti anche
Uccise la moglie a coltellate, pestato violentemente nel carcere di Taranto
Ex Ilva, mamma Giorgio Di Ponzio: “Vorrei parlare con la premier Meloni’
Taranto, Palude La Vela: verso la riapertura dopo gli accertamenti ambientali
Taranto, maggioranza nei guai. Melucci rischia la caduta
Taranto, operazione alto impatto della Polizia di Stato
Taranto, intesa Confapi-Ente nazionale intelligenza artificiale