“La de-responsabilizzazione e la mancanza assoluta di vicinanza, istituzionale, politica e umana ai lavoratori, ci dimostrano ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la distanza che il Comune di Taranto ha messo tra l’ente e il mondo del lavoro”.
FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UIL Trasporti commentano così l’ennesimo atto di distanza tra l’ente civico e le eterne vertenze che riguardano in queste settimane tutti i lavoratori dell’appalto comunale in proroga, quelli dell’ex Isola Verde, e quelli dell’appalto in scadenza.
Con un messaggio WhatsApp, inviato alle 21.45 di martedì 21 maggio alle segreterie, è stato annunciato che l’incontro programmato per le 10.00 di oggi, 22 maggio, insieme agli assessori comunali Mazzariello (Partecipate), Ciraci (Lavori pubblici) e Murgia (Patrimonio), per discutere del futuro di circa 200 lavoratori, non si farà.
“La motivazione addotta sarebbe una diffida giunta al Comune da parte di altre sigle sindacali, non firmatarie di contratto – spiegano i sindacati confederali -.,Sembra di avere a che fare con neofiti delle relazioni sindacali quando non esiste la possibilità che un sindacato possa diffidare un ente, ne tanto meno impedire la discussione di un problema così scottante. Buon senso e democrazia avrebbe suggerito un atteggiamento più rispettoso nei confronti di tutti, confermando la riunione di oggi ottenuta grazie al presidio dei lavoratori dello scorso 14 maggio, e caso mai convocando anche gli altri sindacati ricordiamo ancora una volta non firmatari di contratto”, aggiungono Fresi, Spinzi e Sasso
Ma FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UIL Trasporti temono che dietro questo ennesimo rinvio ci siano ragioni ben più profonde. “In realtà si continua a menar il can per l’aia, a perdere tempo, indicando, così come sta accadendo per gli ex isola verde, scenari futuribili con tempi lunghissimi e imputando sempre ad altri la colpa di mancate soluzioni, come se il definanziamento di progetti, l’assenza di risorse, l’impegno preventivo rispetto a una bomba sociale che si sa sapeva sarebbe scoppiata da un momento all’altro, non sia una competenza dell’ente che rappresenta in prima istanza proprio quei cittadini e lavoratori in pericolo”, sottolineano.
“A fronte di questa imbarazzante situazione, mercoledì 29 maggio ci autoconvocheremo, insieme a tutti i lavoratori, sotto la sede della Prefettura di Taranto, facendo noi quello che risulta difficile al Comune, ovvero l’impegno del Governo sul futuro di questi lavoratori”, concludono le siglie sindacali confederali.
Il sit-in si svolgerà, sotto la sede della Prefettura di Taranto, mercoledì 29 maggio dalle 10 alle 12
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