La Polizia di Stato è sempre vigile nell’impedire che alimenti potenzialmente dannosi per la salute finiscano sulle tavole dei cittadini.
Recentemente, gli agenti del Commissariato Borgo di Taranto hanno controllato un veicolo sospetto parcheggiato in Via Anfiteatro. All’interno hanno trovato diversi prodotti caseari pronti per la vendita, ma in cattivo stato di conservazione e non refrigerati. Per valutare le condizioni igienico-sanitarie e la tracciabilità dei prodotti, hanno richiesto l’intervento del personale del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto.
Alla fine del controllo, sono stati sequestrati 21 fuscelli di ricotta e 120 uova, poi distrutti poiché privi di qualsiasi documentazione sulla tracciabilità e conservati a temperatura ambiente. Il conducente dell’auto è stato denunciato per commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato di conservazione.
Successivamente, i poliziotti del Borgo, insieme al personale dell’ASL di Taranto, hanno effettuato diversi passaggi al quartiere Tamburi per verificare la presenza di venditori abusivi di mitili. In via Galeso hanno individuato un chiosco abbandonato, dove erano posizionate circa 200 kg di cozze nere pronte per la vendita, esposte ai gas di scarico delle autovetture in transito e non refrigerate.
I controlli sono proseguiti nella stessa zona: in una via poco distante è stato individuato un banchetto di fortuna con circa 50 kg di cozze nere prive di tracciabilità e tenute a temperatura ambiente. Il titolare è stato denunciato per commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato di conservazione, il materiale sequestrato è stato distrutto.
In Via Galeso, gli investigatori del Commissariato Borgo e il personale dell’ASL hanno anche controllato un altro banchetto su cui erano esposte 35 vaschette di cozze nere e 15 di cozze nere solo frutto, prive di tracciabilità e tenute a temperatura ambiente. Anche in questo caso, il titolare è stato denunciato per commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato di conservazione, il materiale sequestrato è stato distrutto.
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