Il fiume Tara continuerà a essere un simbolo identitario, preservato nella sua naturalità e al centro di un progetto che garantirà alla Puglia una fonte autonoma di approvvigionamento idrico, riducendo il prelievo dalle falde attraverso i pozzi.
Tutte le condizioni per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale sono ormai mature. La Conferenza dei Servizi (CdS) ha espresso parere positivo per la realizzazione dell’impianto di dissalazione delle acque salmastre delle sorgenti del Tara. L’unica riserva, avanzata dalla Soprintendenza Speciale per il Pnrr, è stata in gran parte superata grazie a prescrizioni volte a garantire un’opera di utilità pubblica strategica.
Una soluzione strategica per la crisi idrica
Secondo il Piano d’Ambito 2020-2045, la dissalazione del Tara rappresenta l’opzione migliore per rafforzare l’autonomia idrica della regione in un contesto di cambiamento climatico. L’acqua verrà prelevata solo quando sarà garantito un deflusso ecologico minimo di 2.000 litri al secondo nel fiume, con un prelievo massimo di 2.100 litri al secondo suddiviso tra uso idropotabile, irriguo e industriale. Il sistema assicurerà il rispetto dei flussi naturali attraverso un monitoraggio costante, con riduzioni proporzionali dei prelievi in caso di scarsità.
Impatti ambientali limitati e mitigazioni garantite
Il progetto, già dichiarato compatibile a livello ambientale, prevede l’uso delle infrastrutture esistenti senza interventi diretti sul corso del fiume. Le condotte saranno interrate e le aree interessate verranno ripristinate secondo le migliori pratiche di ingegneria naturalistica. L’impatto visivo e percettivo delle opere è stato giudicato irrilevante, grazie a misure di compensazione e mitigazione previste in fase di progettazione.
Un’opera a misura di territorio
Il dissalatore, collocato tra Taranto e Statte, mira a migliorare l’ambiente senza depauperare il territorio, ma anzi portando benessere e sostenibilità. La proporzionalità nell’uso della risorsa idrica, unita alla tutela del fiume e delle comunità locali, rappresenta il cuore di questo progetto che guarda al futuro, nel rispetto dell’equilibrio ambientale e delle normative europee.
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