“Dati positivi quelli che emergono dallo studio Svimez che fotografano una crescita del Pil del Mezzogiorno nel 2023 pari al 1,3% contro il +0,9% dell’economia italiana. E’ la stima dell’Associazione per lo sviluppo dell’Industria nel mezzogiorno che sottolinea come altrettanto favorevole si sia mostrata la dinamica occupazionale. Per l’Ugl però necessaria non abbassare la guardia, favorire investimenti, centrali per il rilancio del Sud”.
Lo dice il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano.
“Come Ugl Matera siamo pronti per contribuire con il Presidente bardi ritenendo necessario proseguire l’interlocuzione avviata ai tavoli con la Regione per discutere delle politiche industriali e infrastrutturali finalizzate al rilancio della Basilicata, cerniera di tutto il mezzogiorno. Rafforziamo insieme le politiche attive mirate alla creazione di nuovi posti di lavoro, favorendo la sinergia fra pubblico e privato per ridurre il gap economico rispetto al Centro-Nord e preservando la coesione nazionale. Proseguiamo su tale strada – aggiunge Giordano – sulla crescita ha inciso in maniera rilevante il Pnrr con l’avanzamento degli investimenti pubblici cresciuti, nel 2023, del 16,8% al Sud, contro il +7,2% del Centro-Nord dove per l’Ugl Matera dovrebbe aver inciso significativamente il progressivo avanzamento degli investimenti del Pnrr e l’accelerazione della spesa dei fondi europei della coesione in fase di chiusura del ciclo di programmazione 2014-2020. Intervenendo sugli investimenti in opere pubbliche hanno generato effetti espansivi più intensi al Sud. Sono conferme giunte dallo Svimez che stima in particolare un contributo della maggiore spesa in investimenti pubbliche (Pnrr e altri investimenti) alla crescita del pil del Mezzogiorno del 2023 pari a circa mezzo punto percentuale (il 40% circa della crescita complessiva) e che vede beneficiare tutti i vari settori. Nel materano nel 2023 la crescita delle presenze turistiche è risultata percentualmente più accentuata dovuta senza dubbi alla crescita degli arrivi dell’estero, ai quali sono associati livelli di spesa turistica significativamente più elevati. Ma non dobbiamo abbassare la guardia perché preoccupano i posti di lavoro ancora a rischio, le tante vertenze del territorio materano ancora aperte minacce alla tenuta sociale e alla coesione Regionale: è quindi fondamentale garantire l’impiego delle risorse stanziate con il Pnrr per avviare un autentico e sostenibile processo di sviluppo e modernizzazione – conclude Giordano – dove per l’Ugl Matera resta essenziale per colmare il divario infrastrutturale che penalizza le imprese, in particolare le nostre aziende nel Mezzogiorno”.
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