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Stragi della strada: Governo studia nuove norme

Controlli rafforzati la notte, giro di vite per chi provoca incidenti sotto l’effetto di alcol e droga, prevenzione nelle scuole e l’ipotesi di rendere obbligatorie targhe e casco per i monopattini. Il Governo prova a mettere un argine alla strage sulle strade, dopo i tanti eventi drammatici che nelle ultime settimane hanno coinvolto soprattutto ragazzi giovanissimi.

Nei giorni scorsi, Matteo Salvini, ministro per le infrastrutture, aveva ipotizzato la revoca a vita della patente perché chi si mette alla guida “ubriaco marcio o drogato è un potenziale assassino”. E potrebbe essere questo uno dei prossimi interventi sul tavolo.

In un primo incontro con Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, e il capo della Polizia Lamberto Giannini, è stato preso un primo impegno comune sul tema della sicurezza stradale e fissata una road map: a gennaio verrà convocato un tavolo con i tecnici, allargato anche al ministero della Giustizia, per stilare le proposte normative e regolamentari.

Intanto, è già stato deciso un incremento dei controlli per gli spostamenti durante le feste di fine anno e anche nelle fasce notturne. Al Viminale, viene spiegato, c’è massima attenzione sul tema: è di notte che sono avvenute le ultime tragedie.

Lo scorso fine settimana, l’Osservatorio dell’Asaps (l’Associazione amici e sostenitori della polizia stradale) ha registrato 4 incidenti gravi di notte, con 6 feriti e 6 vittime. Da giugno sono stati 734 i morti sulle strade nei weekend, per una media di 8 vittime al giorno.

I dati Aci-Istat del primo semestre di quest’anno segnano un netto aumento degli incidenti e delle vittime: dopo il crollo nel periodo acuto del Covid, in sei mesi ci sono stati 81.437 incidenti gravi con 1.450 morti (il 15% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima) e quasi 110mila feriti (il 25,7% in più).

Si profila allora un nuovo intervento per modificare il codice della strada e anche le scuole saranno maggiormente coinvolte con progetti di educazione: è allo studio la possibilità di attribuire crediti scolastici legati ad attività di informazione e prevenzione.

Nell’incontro al ministero dei Trasporti, sotto la lente il funzionamento della patente a punti e la tutela dei ciclisti. Sono 220 quelli che hanno perso la vita nel 2021. E poi c’è l’idea di rendere obbligatorie targhe e casco per i monopattini, anche se questa proposta fa storcere il naso alle imprese. L’associazione di categoria, Assosharing, è disponibile a introdurre l’obbligo della targa, ma “l’obbligo di casco per i maggiorenni renderebbe l’Italia un’anomalia su scala europea”. Assosharing ha proposto, invece, l’inasprimento delle sanzioni per chi trucca i mezzi per aumentarne la velocità.

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