A Lecce, durante le celebrazioni per gli 80 anni della Camera del Lavoro, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha lanciato un forte appello al Governo. “Il caso Stellantis conferma l’urgenza di convocare il gruppo dirigente dell’azienda e i sindacati per discutere delle politiche industriali e degli investimenti nel nostro Paese. È inaccettabile che, con una capacità produttiva di quasi un milione e mezzo di auto, quest’anno gli stabilimenti italiani ne produrranno appena 300 mila, come non accadeva dagli anni ’50”.
Landini ha denunciato i ritardi accumulati negli anni, fin dai tempi di FCA e Fiat, e ha chiesto interventi urgenti. “Non si tratta solo di colpe, ma di responsabilità: il Governo deve fare la sua parte. Non accetteremo ridimensionamenti produttivi o occupazionali”.
Il leader sindacale ha anche criticato l’ipotesi di spese milionarie per la buonuscita dell’amministratore delegato Carlos Tavares: “Sarebbe uno schiaffo ai lavoratori. Chiediamo investimenti e tutela dell’occupazione, non sprechi”.
Lavoro, sicurezza e futuro della mobilità
Durante il suo intervento, Landini ha affrontato anche il tema della sicurezza sul lavoro, criticando il Decreto Sicurezza: “Diventa reato difendere il proprio posto di lavoro o bloccare una strada per protestare contro i licenziamenti. Ma la vera sicurezza è non essere precari e non morire sul lavoro. Ogni giorno tre persone perdono la vita lavorando. Serve un cambio di modello”.
Landini ha inoltre sottolineato l’importanza di una visione europea per affrontare la transizione nel settore della mobilità. “Chiediamo un fondo europeo per garantire la trasformazione industriale senza licenziamenti. Il ritardo negli investimenti penalizza non solo l’Italia, ma tutta l’Europa”.
Autonomia differenziata e fuga dei giovani: “Serve una strategia nazionale”
Il segretario della Cgil ha criticato la legge sull’autonomia differenziata, definendola “un errore che rischia di dividere il Paese”, e ha sottolineato la necessità di creare lavoro per fermare la fuga dei giovani. “Siamo un Paese che invecchia e disperde le sue intelligenze. Gli investimenti e l’attuazione del Pnrr sono essenziali per il rilancio delle infrastrutture e dell’occupazione”.
Landini ha ribadito l’appello per una politica industriale che metta al centro il lavoro e il futuro delle nuove generazioni, rilanciando il ruolo del sindacato come voce di tutela e proposta.
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