Sparatoria Trani: sigilli al bar su disposizione del questore Fabbrocini

Gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza sono arrivati stamane in piazza della Repubblica per apporre i sigilli al Bar Odeon in seguito ai fatti di domenica scorsa. La disposizione è stata data dal Questore della provincia Barletta Andria Trani ai sensi dell’articolo 100 del T.U.L.P.S. Una scelta maturata in seguito all’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Per la sparatoria verificatasi dinanzi al Bar su citato, un 30enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio in danno di un 28enne che ha riportato ferite d’arma da fuoco all’inguine e una frattura al piede. Un agguato maturato secondo gli investigatori in ambienti della criminalità organizzata: le indagini sono coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari per definire tutti i dettagli intorno al caso e definire lo spessore criminale e la rete dei soggetti coinvolti. L’arma utilizzata per ferire il 28enne non è stata ritrovata.

Il Presidente di Unibat, Savino Montaruli, negli scorsi giorni era già intervenuto invitando a non fermarsi “dinanzi ad un banale obbligo di chiusura dei punti di ritrovo”. “I cittadini hanno paura, gli imprenditori hanno paura, l’episodio di Trani non può, anche questa volta, restare senza conseguenze. Le conseguenze di quell’episodio devono essere l’immediata convocazione dell’Osservatorio sulle Tensioni Economico-Sociali con la parola che deve passare a chi vive questi problemi e li subisce. La città di Trani non può rischiare quello che sta accadendo altrove, come per esempio ad Andria, dove la città si sta progressivamente desertificando e si spegne alle prime ore della sera. La città di Trani è punto di riferimento turistico dell’intero territorio e il tessuto imprenditoriale non può esercitare le attività in un contesto di estrema incertezza e di grande paura”.

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