Durante lo scorso fine settimana, si è riunito a Bari nella sede della UTL, il Direttivo Regionale UGL Metalmeccanici, alla presenza del Segretario Regionale Giovanni Di Gioia e dei Segretari Provinciali di categoria, Mario Daniello di Bari, Massimo Lorenzo di Brindisi, Maurizio Gatta di Foggia ed Alessandro Dipino di Taranto, per fare il punto della situazione nel comparto industriale metalmeccanico in Puglia, a distanza di tempo dall’ultimo incontro tenutosi nel capoluogo regionale, alla presenza del Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera.
”A queste realtà, tra qualche mese si aggiungerà anche la FPT Industrial (IVECO) di Foggia, destinata a subire una sostanzialeriduzione dei volumi produttivi tali da comportare l’avvio di un periodo di CIGO (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria), con le inevitabili ricadute sull’occupazione e sull’economia locale. Questo clima di totale incertezza attanaglia tutti i lavoratori del comparto, sempre più travolti da un cambiamento imminente, senza però che si intravedano chiare prospettive sul futuro delle proprie attività lavorative”.
”Le maggiori vertenze che interessano attualmente il territorio pugliese e che quotidianamente riportano tutti gli organi di informazione sono, come sopraccitato, lo stabilimento della ex Ilva di Taranto e quello della Bosch di Bari, nelle quali il rilancio produttivo e la tenuta occupazionale non rasserenano gli animi dei lavoratori”.
”Mentre gli incontri a Roma per l’ex ILVA sono diventati una costante settimanale, per la Bosch di Bari, nonostante le procedure in atto, l’ultimo incontro in Regione Puglia non ha dato segni tangibili di cambiamento, in quanto la persistenza degli esuberi e la mancanza di prospettive future rappresentano una minaccia concreta per i lavoratori, aggravata dal fatto che coloro che già versano in regime di CDS (Contratti di Solidarietà), nel 2025 potranno rischiare di rimanere senza la copertura degli ammortizzatori sociali”.
”Nel territorio barese, la Magneti Marelli, nonostante il suo ruolo significativo, sta attraversando un periodo di difficoltà con la quasi completa paralisi della produzione del motore elettrico, mantenendo in sospensione la tenuta occupazionale con la sola produzione degli iniettori per i motori a benzina”.
”La prospettiva di nuove commesse a partire dal 2027 offre una flebile speranza ma, nel frattempo, i lavoratori sono in gran parte posti in CDS”.
”La provincia di Brindisi, nonostante le chiusure di alcune aziende, può contare sulla presenza attiva di Leonardo, che contribuisce in modo significativo al mantenimento dell’occupazione e dell’attività produttiva”.
“In questo contesto, ”dichiarano all’unisono tutti i Segretari UGL Metalmeccanici, “risulta fondamentale accelerare il processo di rinnovamento del settore, individuando e sfruttando strategie sinergiche che consentano il rapido rilancio produttivo e la salvaguardia occupazionale e, pertanto, la collaborazione tra istituzioni, organizzazioni sindacali e le stesse aziende diventa più che mai essenziale per affrontare e superare tali problematiche, garantendo un futuro sostenibile per il comparto metalmeccanico pugliese”.
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