Lecce – La politica nazionale non si ferma sotto le ondate di calore e così neppure quella locale. Sono i big, da onorevoli a coordinatori di partito, che cercano di trovare la migliore personalità che possa riunire il centrodestra e riportare la città sotto la guida di una coalizione che negli anni scorsi ha subito diverse frammentazioni.
I nomi sul tavolo dei papabili candidato sindaco sarebbero al momento quelli della senatrice Adriana Poli Bortone, Ugo Lisi, Giuseppe Tamborrino (unico esponente della società civile) e Paolo Pagliaro. Un ventaglio che sacrificherebbe però notevolmente il principio di novità e che dovrebbe fare i conti con la scontata mancata spinta che potrebbe invece generare un nome nuovo.
Una campagna elettorale insomma che potrebbe presentarsi con una miccia spenta o per lo meno bagnata. Ma saranno questi i nomi, usciti troppo presto, oppure sono le classiche proposte che si mettono sulla graticola per sondare gli umori per poi far uscire il candidato reale?
Di certo i big, che di solito nascondono i nomi dei candidati, sventolano questo ventaglio in barba al principio di segretezza che spesso è proprio l’arma vincente delle trattative politiche. Il mantra inoltre è quello “di andare uniti” mentre c’è anche chi cerca di rendersi alternativo camminando per ora da solo: è il caso del consigliere Giorgio Pala, il quale da mesi ha avviato un tour in solitaria nei quartieri.
Intanto, secondo indiscrezioni lo stesso Alfredo Mantovano starebbe guidando il Centrodestra verso la migliore soluzione e avrebbe espresso considerazioni favorevoli al nome della Poli Bortone. Attesa anche per le prossime mosse del senatore Roberto Marti, che, come la storia insegna, è sempre determinante negli assetti politici provinciali. Il senatore avrebbe incontrato pubblicamente Pagliaro nelle scorse ore, ma nel linguaggio del senatore Leghista potrebbe non essere un’investitura. C’è chi assicura che Marti starebbe valutando diversi “piani A” che potrebbero, al momento opportuno, rivoluzionare tutte le supposizioni attuali.
Per ora, guardando la rosa dei nomi sul tavolo, si ha la certezza che il Centrodestra stia dialogando per mettere in difficoltà Salvemini e questo per il momento è l’unico dato certo.
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