Silvia Colasanti

Silvia Colasanti è la nuova direttrice artistica del Festival della Valle d’Itria

La compositrice Silvia Colasanti è la nuova direttrice artistica del Festival della Valle d’Itria, evento internazionale di musica che si tiene tra luglio e agosto a Martina Franca e che ha appena chiuso la 50esima edizione. La Colasanti e stata nominata dalla fondazione del Festival, presieduta da Michele Punzi, e guiderà anche l’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti. La prima direttrice artistica del Festival della Valle d’Itria è una compositrice di fama internazionale. Le sue opere sono presenti in festival e teatri di prestigio, tra l’altro è la prima compositrice a cui il Teatro Alla Scala di Milano abbia mai commissionato un’opera, si tratta di Anna A. opera lirica dedicata alla figura di Anna Achmatova e che debutterà a febbraio 2025. A breve, inoltre, debutterà al Teatro dell’Opera di Roma la sua nuova opera “L’ultimo viaggio di Sindbad” su testo di Erri De Luca.

Silvia Colasanti

“Assumo la direzione artistica del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e dell’Accademia di Belcanto “Rodolfo Celletti” con la consapevolezza di ricevere un’eredità importante e preziosa, costantemente nutrita dalla passione e dall’intelligenza di chi mi ha preceduto e dalle numerose competenze di coloro che hanno partecipato edizione dopo edizione alla realizzazione degli spettacoli. Esplorare nuovi territori, far rivivere sulle scene opere poco rappresentate, riportare alla luce percorsi compositivi abbandonati, dialogare col territorio, valorizzare i giovani artisti: questa è l’anima del Festival nel quale vorrei portare anche la potente lezione del ‘900, l’evoluzione del teatro musicale, la promozione della creatività e dei linguaggi contemporanei, la possibilità di comunicare la complessità dell’oggi con autentica energia espressiva con l’intento di sollecitare riflessioni storiche ed esplicitare come le diversità estetiche di oggi siano la conseguenza di diversi modi di rileggere e interpretare la tradizione, in un rapporto di continuità e dialogo con il passato”, conclude la compositrice, già al lavoro sulla programmazione del prossimo anno.

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