La lotta per la sicurezza degli operatori sanitari prosegue, con la UGL Salute in prima linea. Oggi (giovedì 19 settembre), al Ministero della Salute, alla presenza del ministro Orazio Schillaci, si è tenuto un incontro sulle azioni di contrasto alle aggressioni e agli atti di violenza contro il personale sanitario, episodi che riempiono ormai quotidianamente le pagine di cronaca.
“Oltre alla conferma della volontà di procedere con l’arresto in flagranza, anche differito, è prevista l’installazione di impianti di videosorveglianza nei pronto soccorso su scala nazionale. È un passo avanti che ci trova assolutamente concordi e che sarà attuato nelle prossime settimane. Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia. L’attenzione deve rimanere altissima, soprattutto considerando il ripetersi di gesti violenti come quelli avvenuti recentemente ad Asti, Cagliari, Napoli e Campobasso. Non c’è un confine geografico che limiti la brutalità di queste azioni, quasi esistesse uno spirito di emulazione che spinge ad atti di violenza contro il personale sanitario”, Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
Secondo la UGL Salute, oltre alle misure illustrate al Ministero della Salute, è necessaria una massiccia e dettagliata campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sul ruolo sociale ed insostituibile dei lavoratori della sanità, un bene assoluto dell’Italia che va protetto in ogni modo.
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