«La realizzazione del primo impianto italiano di produzione fotovoltaica proprio a Taranto non rappresenta una scelta casuale. La nostra città è ormai considerata da più parti un laboratorio di transizione energetica e l’investimento fatto da Shell dimostra quello che sto sostenendo da tempo: c’è vita oltre la siderurgia».
È il commento di Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto e presidente della Provincia di Taranto, a margine dell’installazione nella borgata di Talsano del primo pannello del parco fotovoltaico “Zamboni” che, a partire dalla primavera del prossimo anno, assicurerà con una capacità di circa 20 megawatt una produzione annua di oltre 30 gigawatt/ora, equivalente al consumo annuo medio di circa 14mila famiglie.
«Per Taranto è una giornata importante e desidero ringraziare Shell, che ha una storia internazionale, che ha a che fare con numerose realtà, per aver deciso di investire nel nostro territorio – ha aggiunto Melucci -. Questa scelta, operata anche senza che sia stato siglato un protocollo, vuol dire che la nostra comunità è ritenuta affidabile, dove ha senso fare questo tipo di investimento. Noi siamo portati a pensare che la transizione sia costosa, onerosa, difficile, che comporti una conversione dei cicli produttivi, di posti di lavoro, in realtà se qualcuno facesse il calcolo di cosa e quanto la transizione nel medio e lungo periodo fa ricavare in termini produttivi e in ore di lavoro, forse ci accorgeremmo quali enormi opportunità è in grado di offrire. Lo sa bene Shell, che non sfugge a questa strategia, anzi».
Proprio grazie al percorso tracciato dalla transizione, Taranto ha visto riposizionato il suo modello economico e rivalutata la propria immagine agli occhi delle multinazionali e degli interlocutori stranieri, aspetti che il sindaco Melucci non ha mancato di evidenziare.
«In questi anni, con Shell abbiamo fatto cose importanti, impegnative, non banali – continua Melucci -. Voglio ricordare che abbiamo in piedi un protocollo d’intesa all’interno della partnership con la joint venture “Tempa rossa” già da qualche tempo, una collaborazione che ha dato risultati di grande rilievo proprio all’interno di quella strategia di transizione giusta europea che stiamo perseguendo. Oltre a questo parco fotovoltaico, che è il primo realizzato su territorio nazionale, stiamo studiando altre collaborazioni con la stessa Shell per lastricare e assolare anche alcuni immobili di proprietà comunale. Si tratta di una sinergia che facendo leva proprio sulla transizione guarda oltre”.
”Quando si parla di sviluppo sostenibile è necessario che sia seguito da azioni concrete – sottolinea Rinaldo Melucci -. Prossimamente redigeremo un regolamento per le comunità energetiche per una città che vuole affermarsi seriamente a livello nazionale come modello di transizione. Siamo molto contenti per quanto si sta realizzando sul nostro territorio e guardiamo con estremo interesse a tutte le iniziative sostenibili dal punto di vista ambientale, pronti a fornire il massimo supporto a Shell: Taranto, ormai, è diventato un laboratorio di transizione che può essere di esempio per chiunque, come dimostrano i tanti altri atterraggi nel ciclo delle rinnovabili che stanno creando un vero e proprio cluster», conclude il sindaco Melucci.
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