Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Servizi infanzia, li ha solo 61 percento delle città

ROMA – Nel complesso dei territori metropolitani il 61,6% dei comuni ha almeno un servizio per la prima infanzia, contro il 52% del totale dei comuni italiani. L’obiettivo di copertura del 75% dei comuni, stabilito a livello nazionale dal Decreto legislativo 65/20176, è raggiunto tuttavia solo dalla metà delle città metropolitane, con valori superiori al 90% a Firenze, Milano, Bologna e Bari. Nella città metropolitana di Reggio Calabria invece i comuni con almeno un servizio sono poco più di un terzo, a Palermo non superano il 40%. E’ quanto si legge nel report di Istat ‘I giovani nelle città metropolitane: la fragilità dei percorsi educativi nei contesti urbani. Anni 2022 e 2023’. Il tradizionale ruolo di principale erogatore di servizi svolto dai comuni capoluogo dei territori metropolitani è confermato anche dall’elevata concentrazione dell’offerta educativa (47,5%) rispetto alle cinture urbane e agli altri comuni più periferici. Il confronto fra i poli urbani mostra però un andamento diversificato. Valori significativamente superiori alla media si rilevano nei comuni di Roma (71,5%) e Genova (67,2%), seguiti da Palermo (56,3%). Nelle città metropolitane di Messina e Reggio Calabria invece più del 50% dei servizi è garantito nell’anello più esterno dell’area urbana.

About Author