“La designazione di Kevin Bonacina è stata dettata esclusivamente da ragioni tecniche e non certo da ragioni geografiche. Certo ero a conoscenza che il direttore di gara è nato a Lecco, ma quel che conta è la sezione di appartenenza che per Bonacina è quella di Bergamo”. Lo afferma all’Ansa Maurizio Ciampi, responsabile della Can C, in merito alle proteste formalizzate dal Foggia sull’arbitro della partita di andata della finale playoff di Serie C, disputata martedì scorso allo stadio Zaccheria e vinta 2-1 dal Lecco.
Il club pugliese ha contestato alcune scelte arbitrali, formalizzando “una protesta all’Aia e alla Lega Pro per la direzione di gara fortemente discutibile e per la decisione a monte di designare un arbitro della stessa regione e residente ad appena 40 km da Lecco”, si afferma in una nota a firma del presidente, Nicola Canonico.
“Ciò che mi lascia tranquillo, oltre alla legittimità e correttezza delle valutazioni a base della designazione – afferma ancora Ciampi – è che mi le decisioni tecniche prese in campo sono state tutte giuste. Inoltre, c’è un recente caso che va citato, quello dell’arbitro Irrati, che ha diretto l’ultima finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Inter: è nato a Firenze e risiede a Pistoia, ma nessuno ha sollevato questioni su quella scelta”.
Il designatore di serie C ha infine ricordato che non possono essere indicati per una partita direttori di gara la cui sezione di appartenenza sia nella provincia di una delle due squadre, o che in questa risiedano, vi lavorino o abbiano interessi economici legati alla loro attività professionale.
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