La Reggina (Serie B) avrebbe ricevuto da una società sotto inchiesta a Bari, a titolo di permuta quale pagamento di una sponsorizzazione, un credito fiscale ritenuto fittizio di oltre 703mila euro che avrebbe utilizzato, nell’aprile 2022, per compensare debiti tributari e previdenziali relativi ai periodi di imposta dal 2016 al 2020. Per questo, la Guardia di Finanza di Bari, su disposizione dei pm baresi, ha perquisito le sedi della Reggina in modo da acquisire documenti utili alle indagini. La circostanza è stata segnalata alla Covisoc (Commissione di vigilanza sulle societa’ di calcio) della Figc.
L’indagine che ha portato alle perquisizioni a carico delle sedi della Reggina calcio riguarda un’inchiesta barese a carico dell’imprenditore 49enne Alessandro Trerotoli, titolare della Unica srl, nella quale si ipotizzano i reati di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Per questi fatti oggi la Guardia di Finanza, su disposizione della Procura di Bari, ha sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza le disponibilità finanziarie di una società di prodotti elettromedicali di Lecce, la Dalia srl, e, per equivalente, i beni del suo rappresentante legale, la 48enne Lidia Lezzi. Il valore del sequestro è di circa 2,3 milioni.
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