COPERTINO- Oltre 44mila euro sono stati sequestrati al pluripregiudicato Cristian Roi, già detenuto presso il carcere di Lecce dallo scorso novembre, presunto narcotrafficante di Copertino nel mirino della Squadra Mobile col complice Gianluca Calabrese.
Entrambe sono i protagonisti di un’operazione di Polizia portata a compimento nella provincia dalla Squadra Mobile di Lecce e dal commissariato di Nardò finalizzata al contrasto del fenomeno della detenzione e immissione sul mercato di ingenti quantitativi di stupefacente nel territorio salentino.
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Il 17 marzo gli agenti della Questura hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal tribunale di Lecce, sezione dei giudici per le indagini preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del presunto narcotrafficante Cristian Roi, e alla contestuale notifica di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, della somma complessiva di 44.240 euro nei suoi confronti e del complice Gianluca Calabrese, entrambe di Copertino, già detenuti presso il carcere di Lecce dallo scorso novembre.
Arresto 8 novembre: se ne andarono a spasso con oltre 20mila euro e dieci chili di droga
Lo scorso 8 novembre gli operatori della Polizia di Stato, nel corso di una delle numerose mirate attività di contrasto al narcotraffico eseguite dalle forze dell’ordine nella provincia di Lecce, arrestarono, a Copertino, nella flagranza del reato di detenzione aggravata di sostanza stupefacente Cristian Roi e Gianluca Calabrese destinatari dei provvedimenti giudiziari, trovati in possesso, uno di 1,165 grammi di cocaina, l’altro di circa mezzo chilo di cocaina e mezzo chilo di marijuana e di oltre 9 chili di hascisc. Nell’occasione, nella disponibilità di uno dei due indagati, furono rinvenute e sequestrate banconote per un importo complessivo di 26.540 euro suddiviso in mazzette, oltre ad un block notes contenente appunti, verosimilmente riferibili all’illecita attività.
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Il maxi sequestro del 18 novembre: oltre 77 chili di hascisc sotterrati
La successiva attività di indagine, delegata dalla Procura della Repubblica di Lecce, consentì, il successivo 18 novembre, il rinvenimento, presso un’azienda florovivaistica di Copertino gestita da uno degli indagati, di oltre 77 chili di hascisc, suddivisi in panetti ed interrati in più punti del sottosuolo, custoditi in bidoni in plastica.
Le successive perquisizioni consentirono, infine, di trovare, nell’abitazione di uno degli indagati, nascosta nella muratura dell’immobile, l’ulteriore somma di 17.700 euro in banconote di vario taglio, verosimile provento dell’illecita attività, oltre a diverso materiale utile per il confezionamento dello stupefacente ed apparecchiature elettroniche, disturbatori di frequenze Jammer, alcuni cerca-frequenze, video-telecamere, visori infrarossi, smartphone, hard disk, pc, cavetteria e altro materiale abitualmente utilizzato per prevenire, eludere e/o disvelare anzitempo le attività d’indagine delle varie Forze di Polizia.
Le somme di denaro sequestrate nel corso delle due distinte operazioni sono oggi oggetto del decreto di Sequestro preventivo emesso dall’autorità giudiziaria salentina, essendo emersa la palese disomogeneità tra i redditi dichiarati dai nuclei familiari dei due indagati e le somme rinvenute.
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