Un’enorme distesa di carcasse di automobili, pezzi meccanici sparsi ovunque e un forte rischio ambientale: questo lo scenario trovato dai Carabinieri Forestali del Gruppo di Taranto durante un’operazione di controllo a Sava (Taranto).
I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e del Nucleo di Manduria, con il supporto di riprese aeree, hanno scoperto tre vaste aree trasformate in discariche abusive, per un totale di circa 2.800 metri quadrati.
Nel terreno principale, di circa 1.600 mq situato lungo la statale 7ter, i militari hanno contato 90 veicoli fuori uso, smontati e abbandonati, oltre a numerosi pezzi di auto come motori, sedili, marmitte e parabrezza, molti dei quali ancora con le vecchie targhe, lasciati senza alcuna protezione o sistema di contenimento di oli e liquidi pericolosi. Il degrado ambientale risultava evidente, con concreto rischio di contaminazione del suolo e delle falde sottostanti.
L’area era gestita da un imprenditore locale, ufficialmente titolare di un’attività di vendita di auto usate, ma privo di qualsiasi autorizzazione per lo smaltimento o la demolizione di veicoli. Le verifiche hanno portato alla scoperta di altre due aree riconducibili allo stesso soggetto, anch’esse trasformate in discariche abusive, piene di veicoli in stato di abbandono e rifiuti di ogni genere.
L’imprenditore, un 61enne italiano, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Taranto per gestione di discariche non autorizzate di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e per esercizio abusivo di attività di demolizione e recupero veicoli, in violazione del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 209/2003.
I tre siti sono stati posti sotto sequestro preventivo insieme a tutto il materiale rinvenuto. L’operazione conferma l’impegno dei Carabinieri Forestali nella tutela ambientale e nel contrasto alle attività illecite che minacciano il territorio.
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