ANDRIA- Avrebbero fruttato circa 300 mila euro se le 400 piante di marijuana poi essiccate fossero state immesse sul mercato illegale dello spaccio: un 34enne, titolare di un’azienda agricola è stato arrestato.
È accaduto nella mattinata del 6 luglio quando i carabinieri della sezione Operativa del Nor, supportati dalla locale stazione e da due Squadre dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia, hanno proceduto, ad Andria, a una perquisizione presso un’azienda agricola ubicata in contrada Tafuri.
Durante la perquisizioni i militari hanno scoperto l’esistenza di una serra -ricavata in una cisterna in pietra interrata e servita da impianti di irrigazione e ventilazione elettrici- con coltivate oltre 400 piante di marijuana -di altezza compresa tra un metro e un metro e mezzo- per un peso complessivo di circa 250 chili.
L’attività di ricerca ha consentito di trovare, inoltre, 80 grammi circa della medesima sostanza stupefacente, già essiccata oltre ad alcune radio ricetrasmittenti e alcuni mezzi agricoli, in relazione ai quali sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza.
La sostanza stupefacente ricavabile dalle piante, immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare circa 300 mila euro. Il titolare dell’azienda agricola, un 34enne incensurato, è stato tratto in arresto e -su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica presso il tribunale di Trani- associato presso la casa circondariale di Trani, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
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