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Scuotere un neonato per calmarlo può causare traumi cerebrali

ROMA – E la sindrome da bambino scosso in un caso su quattro può essere letale. Scuotere violentemente un neonato per cercare di calmare il suo pianto può causare una forma di trauma cerebrale che in 1 caso su 4 porta al coma o alla morte: è la Sindrome del Bambino Scosso (Shaken Baby Syndrome). Il 5, 6 e 7 aprile, tornano le Giornate nazionali di prevenzione che portano, in 70 città di 18 regioni italiane, gli infopoint della campagna di Terre des Hommes Nonscuoterlo! per spiegare cos’è la Shaken Baby Syndrome e come prevenirla. Per l’occasione anche il grattacielo Pirelli a Milano, la Mole Antonelliana a Torino e l’Istituto degli Innocenti di Firenze, verranno illuminati con i colori e il simbolo della campagna nella sera del 6 aprile.

L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Terre des Hommes e Simeup- Società italiana di medicina di emergenza e pediatria, con Anpas- Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Fimp- Federazione Italiana Medici Pediatri e con la Rete Ospedaliera per la Prevenzione del Maltrattamento Infantile. I più colpiti da questa forma di trauma cerebrale sono i bambini tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, periodo di massima intensità del pianto del lattante, che può assumere caratteristiche tali da portare il genitore o chi si prende cura del bambino a reagire in maniera incontrollata e violenta, scuotendo il lattante. “La Sindrome del Bambino Scosso è una forma di maltrattamento infantile spesso inconsapevole, che può derivare dalla scarsa informazione e totale inconsapevolezza delle drammatiche conseguenze che, la perdita di controllo, anche solo per pochi secondi, può avere sul neonato. Non sempre quindi è frutto di una reale intenzione di nuocere al bambino. – spiega Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes – Per questo può essere facilmente evitata con una corretta informazione e formazione dei genitori e di chiunque altro si prenda cura del bambino”.

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