Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha presentato la sua “ricetta” per combattere il bullismo nelle scuole italiane.
Contrariamente alle punizioni esemplari e alle sospensioni, Valditara sostiene che aumentare la presenza dei ragazzi che si rendono protagonisti di episodi di bullismo all’interno del sistema scolastico sia la soluzione migliore per recuperarli e prevenire futuri episodi di violenza.
Durante un’audizione davanti alla commissione Cultura del Senato, il Ministro ha dichiarato di non essere favorevole alle sospensioni perché “meno scuola” non è un provvedimento utile per risolvere il problema.
La crociata di Valditara contro il bullismo non si limita al contesto tra studenti, ma si estende anche agli episodi di violenza contro i docenti, che sono sempre più diffusi. Per contrastare questo fenomeno, il Ministro ha istituito un tavolo ministeriale chiamato “Autorevolezza e rispetto”, che riunisce esperti di diverse discipline per individuare iniziative significative. L’obiettivo è ridare autorevolezza alla classe docente e contrastare il bullismo in generale.
La protezione del personale scolastico è una priorità per Valditara. Ha annunciato la messa a disposizione dell’Avvocatura dello Stato per la difesa legale dei docenti e di altre figure che lavorano nelle scuole quando diventano vittime di episodi di violenza. Ha anche invitato a segnalare tempestivamente gli attacchi contro i docenti, e questa iniziativa ha già portato a quattro segnalazioni nei pochi giorni successivi all’emissione della circolare.
Il piano d’azione del Ministro contro il bullismo include anche misure per contrastare il cyberbullismo. Il Governo ha stanziato 2 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni per combattere questa forma di violenza nelle scuole. Valditara ha sottolineato anche l’importanza dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica e alla legalità, introdotto dalla legge n.92 del 2019, come strumento basilare per contrastare la violenza.
Infine, il Ministro ha affrontato il tema degli smartphone a scuola. Secondo Valditara, la circolare sul loro utilizzo non demonizza lo strumento digitale, ma definisce un uso proprio e improprio del cellulare. L’uso proprio è quello con finalità didattiche, all’interno di un percorso guidato dal docente, mentre l’uso improprio è quello che trasforma il cellulare in uno strumento di offesa contro il docente. In questi casi, la presenza del cellulare in classe non è gradita.
Il Ministro Valditara si impegna così a creare un ambiente scolastico più sicuro, promuovendo l’autorità e il rispetto tra gli studenti e nei confronti dei docenti. La sua “ricetta” per combattere il bullismo punta a una maggiore inclusione e responsabilizzazione degli studenti, combinata con misure concrete per contrastare la violenza e il cyberbullismo.
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