Sono 14 i militari italiani feriti in Kosovo. Lo si apprende dal ministero della Difesa, che in una nota spiega: nella mattinata odierna sono proseguite le proteste della popolazione kosovaro-serba nelle città di Mitrovica Nord, Zvecan, Zubin Potok e Leposavic, nel tentativo di impedire l’insediamento nelle sedi istituzionali dei sindaci kosovari-albanesi eletti il 26 aprile (votazione boicottata dalla popolazione serba del Kosovo).
Degli 11 feriti italiani, tre sono gravi ma non in pericolo di vita: avrebbero riportato ustioni e fratture. Lo apprende l’ANSA da fonti informate. La Kfor era intervenuta a Zvecan per disperdere i dimostranti serbi che da stamane manifestano davanti alla sede del Municipio locale per protestare contro l’insediamento del nuovo sindaco di etnia albanese. I militari hanno fatto uso di granate stordenti, mentre i dimostranti hanno lanciato sassi, bottiglie e altri oggetti contro le truppe Nato.
Zvecan è uno dei quattro maggiori Comuni del nord del Kosovo a maggioranza serba alla cui guida sono stati eletti il 23 aprile scorso nuovi sindaci di etnia albanese a causa del boicottaggio elettorale dei serbi. Proteste analoghe sono in corso anche a Zubin Potok e Leposavic.
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