“La mobilitazione con sciopero di oggi (giovedì 13 giugno, ndr) delle lavoratrici e dei lavoratori di Leonardo e dell’appalto, indetta da Fim, Fiom e Uilm, è solo l’inizio di un percorso che proseguirà fino a quando non avremo risposte certe sul futuro del sito di Grottaglie che non può dipendere esclusivamente dalle scelte di Boeing e che necessita di una chiara e concreta pianificazione da parte di Leonardo sul processo di diversificazione”
“L’altissima partecipazione allo sciopero di oggi, oltre il 90% di adesione, è la chiara dimostrazione che le lavoratrici e i lavoratori vogliono avere certezze sul proprio futuro. L’incontro del 24 giugno p.v. deve dare risposte concrete su investimenti e nuovi programmi, in assenza dei quali continueremo con le iniziative di lotta”.
Il corteo dei lavoratori è partito spontaneamente dall’interno del capannone e ha raggiunto l’ingresso dello stabilimento per poi procedere nell’area antistante al parcheggio per manifestare il nostro dissenso rispetto a scelte manageriali non degne di un’azienda come la Leonardo SPA.
“Non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine, nonostante il corteo pacifico, che evidenziano un clima di forte preoccupazione tra le lavoratrici e i lavoratori e che, in assenza di risposte, potrebbe creare ulteriori disagi e tensioni in un territorio già fortemente provato da vertenze lunghe e drammaticamente irrisolte. Siamo determinati e non ci fermeremo! Uniti nella lotta per diversificare la produzione e garantire un futuro per il sito di Grottaglie.
Così in una nota le segreterie territoriali FIM FIOM UILMM e le RRSSUU Leonardo Grottaglie.
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