Mentre la Destra nazionale promuoveva il decreto sulla sanità e le liste d’attesa, in Basilicata è passato inosservato il termine del 30 maggio entro il quale il Commissario ad acta, Vito Bardi, avrebbe dovuto trovare oltre 50 milioni di euro per sanare il deficit delle Aziende sanitarie lucane e approvare il bilancio consuntivo 2023. A sollevare la questione è Enzo Amendola, deputato PD, durante il suo tour in Basilicata a sostegno della candidata alle Europee 2024, Giuseppina Paterna.
“Questo è il modus operandi della destra, sia a livello nazionale che locale: la sanità pubblica viene sempre più lasciata allo sfascio. Meloni crede di poter risolvere i problemi con un decreto elettorale vuoto e senza risorse. Bardi, allo stesso modo, non ha soluzioni, mentre la sanità lucana è sempre più vicina al commissariamento. La sua proposta di sanare il deficit con i fondi degli accordi con le compagnie petrolifere si scontra con la necessità di modificarne i contenuti. Nel frattempo, le risorse sono bloccate e la sanità lucana è sempre più nel baratro”, ha dichiarato Amendola.
“Bardi continua a violare lo Statuto non nominando la Giunta, aspettando l’esito delle elezioni europee o un eventuale ballottaggio a Potenza. Anche questo dimostra la sua inadeguatezza e la mancanza di rispetto verso i lucani. Ci sono molte questioni urgenti, in primis la sanità, ma il Presidente, in smart working, decide di fermare tutto per non destabilizzare gli equilibri politici della sua coalizione. I lucani hanno il diritto di sapere esattamente come stanno le cose e quale sarà il destino della loro sanità disastrata”, ha concluso Amendola, che oggi proseguirà il suo tour elettorale in Basilicata.
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