Sono sbarcati al Porto di Taranto i 659 migranti salvati della Geo Barents, nave della ong Medici senza frontiere, in diverse operazioni di soccorso nel Mediterraneo. A bordo circa 150 minori, 2 donne incinte e alcuni neonati. La macchina dell’accoglienza (prima assistenza e cure mediche) è coordinata dalla Prefettura con l’ausilio di 118, Croce Rossa, Comune e Protezione civile. Due ragazzi che presentavano ferite non gravi sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata. I migranti sono stati trasferiti temporaneamente all’hotspot per essere smistati verso altre destinazioni. Al momento non vengono segnalate criticità, anche se diversi profughi sono apparsi particolarmente provati. Quello di Taranto è stato indicato dal Viminale come porto sicuro. Il 30 luglio scorso erano sbarcati 438 migranti dalla Sea Watch. Intanto, il Sap (sindacato autonomo di Polizia) torna a denunciare “il fallimento della politica migratoria e le condizioni nelle quali i nostri colleghi sono costretti ad operare all’interno dell’Hotspot di Taranto. Detti servizi, soprattutto in estate, sono incompatibili con qualsiasi elementare forma di protezione e benessere del personale. Dal punto di vista igienico/sanitario la situazione è ad alto rischio. Abbiamo richiesto – aggiunge il sindacato – protocolli scritti di intervento in riferimento alla destinazione del centro immigrati, nonché di trasferire/aggregare alla Questura di Taranto congruo personale”.
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