BARI – Ci sarebbe l’ombra della faida tra ragazzi nell’omicidio del 19enne Gabriele Decicco avvenuto lo scorso 17 dicembre scorso in corso vittorio Emanuele a Sannicandro di Bari. A distanza di oltre dieci giorni i carabinieri della Compagnia di Modugno, coordinati dalla Procura del capoluogo pugliese, non avrebbero ancora chiuso il cerchio su quello che sembra essere un agguato forse scatenato dal desiderio di vendetta. Lo scorso marzo, infatti, il fratello 16enne di Decicco avrebbe ferito a colpi di pistola un 22enne pregiudicato, Michele Di Turi, al culmine di una lite legata presumibilmente allo spaccio di droga. Per quell’episodio il minore è stato arrestato insieme alla madre – che lo avrebbe accompagnato sul posto – ed entrambi sono ora in carcere.
Sul corpo del 19enne, invece, i colpi esplosi sarebbero stati almeno dieci, molti dei quali lo hanno raggiunto tra addome e torace provocando lacerazioni gravi e profonde. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stata una sola la mano a impegnare l’arma. Decicco sarebbe stato raggiunto in corso Vittorio Emanuele, davanti a un distributore automatico, da due persone a bordo di un’auto: uno di loro sarebbe sceso, avrebbe sparato e sarebbe tornato in macchina per darsi alla fuga con il complice.
Negli ultimi mesi, quindi, Decicco ha vissuto solamente con il padre. non aveva precedenti, ma era noto alle forze dell’ordine. Proprio per questo, quindi, gli inquirenti stanno scavando nel mondo dello spaccio dei giovanissimi di Sannicandro. Fondamentali saranno ancora le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nelle vicinanze, soprattutto quella dello shop h24 davanti al quale s’è consumato l’agguato
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