“Cercasi infermieri disperatamente”. È l’allarme lanciato da Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute, di fronte alla cronica carenza di personale che affligge la sanità italiana. “Nei prossimi cinque anni potremmo ritrovarci con una carenza tra i 60mila e i 100mila infermieri: un esercito fantasma che minaccia la tenuta del nostro sistema sanitario”.
Secondo il sindacalista, a determinare l’emorragia di personale sono pensionamenti anticipati, dimissioni volontarie e stipendi troppo bassi rispetto alla media europea. “Infermieri italiani sottopagati e sempre più esposti a stress e aggressioni cercano altrove condizioni migliori: all’estero trovano stipendi più alti, sicurezza sul lavoro, formazione e crescita professionale”.
Il fenomeno è certificato anche dai numeri: negli ultimi quattro anni, oltre 42.700 infermieri si sono cancellati dall’albo, di cui più di 10.000 nel solo 2024. “Le misure tampone non funzionano e la professione non è più attrattiva per i giovani. Il ricambio generazionale è a rischio e il blocco del rinnovo contrattuale ha aggravato il quadro”.
Per evitare il collasso del Sistema Sanitario Nazionale, la UGL propone un patto nazionale “senza pregiudizi ideologici”, che coinvolga tutte le parti per individuare soluzioni concrete e durature.
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