Pierpaolo Volpe

Sanità Puglia: ‘Urgono assunzioni infermieri per evitare collasso’

A gennaio scorso è scaduta la graduatoria regionale per il reclutamento di infermieri, lasciando migliaia di professionisti senza la possibilità di un’assunzione a tempo indeterminato. La situazione si complica, poiché a breve sarà necessario procedere a nuove assunzioni per garantire il funzionamento delle strutture previste dal PNRR e dell’Ospedale San Cataldo. Senza una graduatoria attiva, si preannunciano tempi difficili per la sanità pugliese, in particolare quella tarantina.

Pierpaolo Volpe, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Taranto, lancia un allarme: “L’espletamento di una procedura concorsuale per titoli ed esami richiede circa un anno e mezzo per produrre una graduatoria valida. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo: è urgente dotare le aziende sanitarie di strumenti adeguati per l’assunzione a tempo indeterminato”.

In questi mesi, proposte per prorogare le graduatorie in scadenza sono state avanzate da diversi settori, ma, secondo Volpe, nessuna risposta ufficiale è giunta dalle istituzioni competenti.

La richiesta di Volpe è chiara: “Non è accettabile che il sistema sanitario si regga su personale a tempo determinato e straordinari. Chiedo al Dipartimento della Salute della Regione Puglia di autorizzare al più presto nuovi concorsi pubblici per l’assunzione di personale stabile”.

Guardando al futuro, Volpe sottolinea l’importanza di evitare che l’Ospedale San Cataldo diventi una “cattedrale nel deserto” sottolineando la necessità di dotarlo del personale necessario per rispondere ai bisogni di un territorio già duramente provato dall’emergenza ambientale. Inoltre, invita a potenziare l’area della prevenzione e degli screening, fondamentali per contrastare i danni alla salute causati dall’inquinamento industriale.

Infine, Volpe rivolge un appello alla politica regionale: “Occorrono strumenti rapidi e concreti, sia per prorogare le graduatorie scadute sia per avviare nuovi concorsi. Il tempo stringe e non c’è più spazio per ritardi.”

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