Nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 marzo, a San Giovanni Rotondo, un grave episodio intimidatorio ha colpito Matteo Masciale, segretario cittadino del Partito Democratico e consigliere comunale. La sua auto, parcheggiata sotto casa, è stata incendiata dolosamente. Le fiamme si sono propagate rapidamente, danneggiando anche un altro veicolo vicino. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del fuoco e i carabinieri, che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili.
Non si esclude alcuna pista, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un chiaro messaggio intimidatorio rivolto a chi rappresenta le istituzioni e combatte la criminalità.
Il sindaco Barbano: «Un attacco alla città»
Filippo Barbano, sindaco di San Giovanni Rotondo, ha espresso tutta la sua vicinanza a Masciale e alla sua famiglia, condannando con forza l’episodio: «Ancora una volta ci troviamo a fronteggiare metodi mafiosi che vogliono minare la serenità della nostra comunità. Sono certo che il consigliere Masciale saprà rispondere con determinazione e coraggio. È fondamentale che tutta la città si stringa attorno a lui, dimostrando che San Giovanni Rotondo non si lascia intimidire».
De Santis: “Questa intimidazione non ci fermerà”
Il segretario regionale del PD Puglia, Domenico De Santis, ha sottolineato come l’attacco non colpisca solo Masciale, ma l’intera comunità democratica: «Questa vile intimidazione non fermerà l’impegno di chi lavora per il bene comune. Chiediamo con forza allo Stato di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine e di non chiudere il Reparto Prevenzione Crimine di San Severo. A Matteo e alla sua famiglia va la nostra totale vicinanza e il nostro sostegno».
Elly Schlein: “Difenderemo con forza valori della democrazia”
La segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, ha ribadito la determinazione del partito: «Gli atti intimidatori non ci spaventano. Anzi, rafforzano la nostra volontà di difendere i valori della democrazia e della legalità. A Matteo va tutto il nostro affetto e il nostro incoraggiamento».
Piemontese: “Risposta ferma e unitaria contro arroganza”
Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia, ha commentato: «Colpire un rappresentante delle istituzioni in questo modo è un segno di grave arroganza da parte di chi pensa di poter imporre il proprio dominio sulla comunità. La risposta deve essere ferma e unitaria. Sono certo che le forze dell’ordine e la magistratura sapranno rispondere con forza a questo gesto vile».
Arcivescovo Moscone: “Masciale prosegua senza paura”
Anche Franco Moscone, arcivescovo della diocesi di Manfredonia, San Giovanni Rotondo e Vieste, ha voluto esprimere la sua vicinanza: «Chi compie simili atti dimostra di essere già sconfitto. Invito il consigliere Masciale a proseguire con coraggio il suo impegno per la legalità. La nostra comunità deve reagire unita, perché la trasparenza e la legalità sono l’unica strada per un futuro migliore».
Campo: “Atti che non possono rimanere impuniti”
Paolo Campo, capogruppo del PD in Consiglio regionale, ha lanciato un appello: «Questi atti criminali non devono rimanere impuniti. Matteo Masciale sta lavorando per il bene comune e ha tutta la nostra solidarietà. L’auspicio è che si arrivi presto all’individuazione dei responsabili, perché simili gesti minano la fiducia nelle istituzioni e la serenità di chi si spende per la propria città».
Lacarra e Pagano: “In questa battaglia siamo con Masciale”
Anche i deputati dem Marco Lacarra e Ubaldo Pagano hanno espresso vicinanza: «Matteo deve continuare a dare voce alla sua comunità e a chi lotta ogni giorno contro il malaffare. In questa battaglia potrà sempre contare sul sostegno di tutto il Partito Democratico».
Colpire chi si impegna per la legalità
L’incendio dell’auto di Matteo Masciale è solo l’ultimo episodio di una lunga scia di intimidazioni che negli ultimi anni hanno colpito amministratori locali nel territorio del Gargano. Episodi che confermano la presenza di realtà criminali pronte a colpire chiunque si impegni per il rispetto della legalità. Tuttavia, la risposta della città, delle istituzioni e della società civile deve essere compatta e decisa, per riaffermare che nessuna intimidazione può piegare la democrazia e la voglia di cambiamento.
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