Un altro cantiere che si apre, un altro passo verso la realizzazione dell’Alta Velocità tra Napoli e Bari nell’ambito di un percorso non privo di ostacoli che ha preso il via a fine 2015.
Il taglio del nastro ha riguardato la galleria che unirà Telese a Vitulano, tra le colline sannite, un passaggio chiave nell’ambito della tratta Telese-San Lorenzo Maggiore-Vitulano, considerata la più difficile della linea AV dal punto di vista delle caratteristiche idrogeologiche del territorio: 7,5 km di gallerie sui trenta di un tracciato costellato di viadotti e ponti, ben diciotto.
Per l’avvio dello scavo è arrivato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, che alla guida di una talpa meccanica ha premuto simbolicamente il bottone per il primo foro (solo abbozzato in realtà), presenti anche Vincenzo De Luca, governatore della Campania e Vera Fiorani, ad di Rfi.
L’opera, finanziata con 5,8 miliardi di euro, nove cantieri tutti operativi e 5000 operai impiegati, dovrebbe essere ultimata nel 2027, ma la prudenza è d’obbligo perché, come ha sottolineato l’ad di Rfi Fiorani, “gli scavi riservano sempre sorprese”.
Sorprese invece che non dovrebbero arrivare dal punto di vista delle risorse visto che, anche grazie al Pnrr, il progetto è del tutto coperto finanziariamente “e anche il recente aumento delle materie non ci ha colti impreparati”. Ecco perché, a meno di sorprese, l’infrastruttura dovrebbe vedere la luce nel 2027.
Con un prologo nel 2024 come ha ribadito il commissario straordinario Roberto Pagone: “A maggio 2024, e in attesa del completamento degli ultimi lotti – ha spiegato – potremo già collegare direttamente Napoli con Bari senza passare per Caserta. Questo significa che la distanza tra i due capoluoghi verrà percorsa in due ore e 40′. Che diventeranno due ore a opera interamente realizzata. Oggi ne servono quattro. Tutte le tratte – ha concluso – sono in stato avanzato di esecuzione”.
Soddisfatto il ministro Salvini: “Uniamo il Paese non con le chiacchiere e le promesse, ma con ferrovie, aeroporti, porti, strade e autostrade. Viaggiare tra Napoli e Bari in due ore, come tra Palermo e Catania sono fatti. Ci proponiamo di rappresentare l’Italia dei sì e delle grandi opere”.
Pur in un clima di cordialità e battute reciproche, non è mancato un botta e risposta tra Salvini e De Luca che aveva messo in guardia il ministro dal rischio di centralizzare le risorse del Pnrr sui ministeri a danno dei territori: “Sarebbe suicida” il monito.
A stretto giro la replica del vicepremier: “Mi fa piacere che il governatore De Luca abbia scoperto l’importanza dell’autonomia. Però non si può essere autonomisti il mercoledì e centralisti il giovedì. E’ importante coinvolgere e ascoltare i territori sempre e quindi su questo la Lega si impegna da trent’anni”.
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