Da lunedì, Aportone si trova agli arresti domiciliari presso una struttura sanitaria di San Donaci. La decisione è stata presa dal Tribunale del Riesame, che ha accolto le richieste della difesa, rappresentata dagli avvocati Francesca Conte e Ladislao Massari, dopo l’annullamento del precedente rigetto da parte della Suprema Corte.
La misura alternativa agli arresti in carcere è stata concessa in seguito a una serie di istanze presentate dai legali, che hanno sottolineato la necessità di un trattamento sanitario adeguato e della tutela della salute del proprio assistito. Questo nuovo sviluppo giuridico segna un cambiamento significativo nella situazione legale di Aportone, che ora potrà scontare la sua detenzione in un ambiente più consono alle sue esigenze.
La decisione del Tribunale del Riesame arriva dopo un periodo di attesa e incertezze legali, durante il quale la difesa ha lavorato per dimostrare l’opportunità di una misura più favorevole rispetto alla detenzione in carcere. Gli avvocati Conte e Massari hanno presentato argomenti che hanno convinto i giudici della necessità di rivedere la situazione di Aportone, evidenziando la sua situazione personale e le condizioni di salute.
Ora, Aportone potrà beneficiare di una sorveglianza più leggera, con la possibilità di ricevere assistenza medica e di recuperare in un contesto meno restrittivo. Questo cambiamento nella misura cautelare rappresenta un passo importante nel proseguimento del procedimento legale, che continuerà a essere monitorato dalle autorità competenti.
potrebbe interessarti anche
San Raffaele, la Fondazione replica alla Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Porto Cesareo si riconferma Area Marina Protetta di interesse mediterraneo
Neonatologia: la dura replica del medico ad Emiliano
Mesagne: 65enne condannato per detenzione di materiale pedopornografico
Droga in auto ad Andria, arrestati due 35enni
Brindisi: incendio in azienda vinicola. Indagini in corso