Torna la zanzara che trasmette la malaria, ma secondo fonti ASL di Lecce non è allarme anzi la situazione è pienamente sotto controllo. Il ritorno dell’anopheles sacharovi, vettore della malaria, lungo la costa a nord di Otranto, nel Salento, come attesta uno studio realizzato da ricercatori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, dell’Istituto Superiore di Sanità e del servizio veterinario dell’Asl Lecce, non deve essere comunque sottovalutato, nonostante il rischio rimanga alto pur sempre dal veicolo che proviene dalle aree tropicali e subtropicali. A destare preoccupazione sono i cambiamenti climatici che incidono sull’aumento dei contagi. Si registrano alcuni casi di malattie da arbovirus e si monitora per scongiurare le forme neuro invasive di queste malattie. Si tratta di casi da importazione a causa di viaggi in aree endemiche perché le zanzare viaggiano anche in valigia. La Puglia rimane una regione a basso rischio, ma non bisogna sottovalutare i campanelli d’allarme, tenendo presente che i vettori di queste malattie prolificano in condizioni di innalzamento delle temperature e umidità in grado di favorire gli agenti patogeni all’interno delle zanzare, senza trascurare, in tempo di globalizzazione, i flussi di merci e di persone. Le infezioni trasmesse dalle zanzare stanno diventando malattie presenti in Europa e nel mondo e lo scenario è destinato a cambiare a causa dei focolai. Non è emergenza sanitaria, ma si raccomanda precauzione per chi va e per chi viene e di seguire tutte le misure preventive come i vaccini o profilassi specifici e soprattutto di non sottovalutare i sintomi.
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