Riparte al ritmo incalzante della pizzica il tanto atteso festival itinerante della Notte della Taranta, progetto culturale della “Fondazione La Notte della Taranta” sostenuto da Regione Puglia e Ministero della Cultura, in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e Istituto Diego Carpitella.
L’estate salentina si accende di emozioni e di balli in piazza lungo le vie della cosiddetta “Terra del Rimorso” così cara ad antropologi ed etnomusicologi. Dal 3 al 22 agosto, pronti ad andare in scena ben 50 appuntamenti nei borghi antichi di 19 comuni del Salento che faranno da fondale scenografico a concerti che con la loro alchimia tra note della musica tradizionale e contaminazioni faranno rivivere in chiave moderna i suoni e le melodie di un mondo rurale perduto, patrimonio sacro della gente del Salento, che si apre al mondo a raccontare la sua storia, suscitando emozioni e riflessioni attraverso la musica e la danza.
Il viaggio senza tempo di questa 27a edizione che prevede 2 concerti per tappa con 34 gruppi ospiti, 9 laboratori di pizzica che coinvolgeranno il pubblico con lo spettacolo “pizzica in Scena” e 3 concerti speciali dell’”Orchestra Popolare Notte della Taranta” ha mosso i primi passi da Corigliano d’Otranto. Il sipario si è alzato con l’esibizione di musicisti e danzatori in parata lungo le vie del centro storico e si è dipanato sino in Piazza Vittoria cornice del laboratorio di pizzica curato dal corpo di Ballo della Notte della Taranta.
Grande entusiasmo da parte dei partecipanti tra cui una comitiva di 50 studentesse di Milano richiamate per il terzo anno consecutivo dal canto delle sirene della pizzica e dai grandi cerchi inclusivi e aperti a tutti per danzare a piedi nudi. La serata è proseguita con la musica tra trance e tribal dei Radizi, duo italo-iberico con lo spettacolo Cal Y Cemento, ed è culminata con il grande spettacolo a cura dell’Orchestra Popolare “La Notte della Taranta”.
Tema dell’edizione 2024 è la responsabilità, con un omaggio ai grandi maestri della musica popolare scomparsi, in attesa della lunga notte del Concertone del 24 agosto a Melpignano affidata alla sapiente alchimia di generi e tendenze musicali ricreata dal Maestro Concertatore Shablo.
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