Nella serata di martedì 22 ottobre, i coordinamenti dei circoli del Partito Democratico di Lecce, Surbo e Trepuzzi si sono riuniti per discutere della controversa proposta di realizzazione di un impianto di biometano in località Cafore, situata nelle immediate vicinanze dell’Abbazia di Cerrate.
All’incontro hanno partecipato i segretari cittadini Romeo Russo, Gigi Pareo e Franca Leo, insieme a diversi dirigenti locali e amministratori comunali, tra cui il Sindaco Taurino di Trepuzzi, il consigliere Rotundo di Lecce e la vice sindaca Pareo di Surbo.
In un comunicato ufficiale, il PD ha espresso forte preoccupazione per il progetto, evidenziando due principali fattori di allerta. Primo, l’aspetto ambientale: la zona è già gravata da una serie di impianti industriali che ne hanno compromesso l’equilibrio ecologico. La localizzazione dell’impianto in un’area già stressata rappresenterebbe un ulteriore colpo per il territorio, che si estende a nord di Lecce e confina con i comuni di Surbo e Trepuzzi.
Secondo, il potenziale impatto negativo sulle strutture turistico-ricettive e eno-gastronomiche locali, come Tenuta Monacelli, Masseria Melcarne e Masseria Provenzani. Questi luoghi, che attraggono visitatori da ogni parte, potrebbero subire gravi danni a causa della presenza dell’impianto.
Particolare attenzione è stata riservata alla splendida Abbazia di Cerrate, riconosciuta come patrimonio nazionale e bene del FAI. La sua vicinanza a un impianto di biometano solleva interrogativi sulla tutela di un’importante attrazione culturale.
Il PD ha ribadito l’importanza di sostenere gli sforzi degli operatori economici e culturali che lavorano per valorizzare il territorio. “È fondamentale che qualsiasi decisione relativa a questo progetto venga presa attraverso un processo partecipativo reale e trasparente, coinvolgendo i cittadini”, hanno sottolineato i rappresentanti del partito.
In conclusione, il PD ha invitato a un confronto istituzionale con tutte le amministrazioni coinvolte, per valutare attentamente le ricadute del progetto e garantire che la salvaguardia dell’ambiente e il rilancio del patrimonio culturale restino al centro del dibattito, nel rispetto di uno dei territori più affascinanti del Salento e della Puglia.
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