Salento, abusi su minorenni: 68enne condannato a 18 anni

È accusato di aver molestato, una 13enne e una bambina di 9 anni, entrambe allieve di un maneggio, nel quale ricopriva l’incarico di istruttore.

Per questi motivi, al termine del processo, celebrato dinanzi ai giudici del Tribunale di Lecce in composizione collegiale (presieduto da Annalisa De Benedictis e dalle giudici Giovanna Piazzalunga ed Elena Coppola) un 66enne, originario di Brindisi, ma residente a Lecce è stato condannato a 18 anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

Per l’uomo, difeso dall’avvocato Francesca Conte, il pm Luigi Mastroniani, nel corso della requisitoria, aveva invocato la pena degli undici anni di reclusione, sulla base degli elementi raccolti nel corso delle indagini, che sfociarono con l’arresto dell’uomo nel luglio 2022.

Stando alle carte dell’inchiesta, il 66enne avrebbe abusato ripetutamente in un periodo che va dal 2018 al 2022 della bimba di nove anni, comprando il suo silenzio con regali e doni, e minacciandola di non rivelare nulla ai genitori.

Anche la 13enne è stata oggetto delle attenzioni dell’uomo: la ragazza sarebbe stata abusata durante una lezione di equitazione, in luoghi isolati del maneggio, anche in questo caso minacciando di non rivelare niente a nessuno.

A scoprire le molestie fu proprio la madre della bambina di nove anni. La piccola, infatti, in una lettera scritta ad una amica di scuola nella quale faceva riferimento a un segreto inconfessabile. Una volta denunciati gli abusi, le vittime hanno raccontato quando accaduto agli investigatori, ascoltate in forma protetta nel tribunale per i minorenni. Non appena il 66enne scoprì di essere finito sotto inchiesta, avrebbe perseguitato la famiglia della bambina di 9 anni, per intimidirla in vista dell’imminente incidente probatorio.

Nei confronti dei familiari delle due vittime, costituti parte civile in giudizio con gli avvocati Anna Maria Ciardo e Vito Epifani, la sentenza prevede una provvisionale di 200mila euro complessivi.

Non appena si conosceranno le motivazioni, la difesa (avvocata Francesca Conte) potrà presentare ricorso in Appello.

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