Foto di Anza e Marco Lezzi

Roma-Lecce, una sfida tutta giallorossa storicamente mai banale

Roma-Lecce non sarà una sfida banale. Del resto, non lo è mai stata. In 38 precedenti, il Lecce ha avuto la meglio in appena due circostanze. La prima volta la ricorderanno bene e con profondo rammarico i capitolini: quel 2-3 in favore dei pugliesi spense definitivamente i sogni scudetto della Roma di Eriksson nell’aprile del 86′. La seconda vittoria è relativamente più recente, e risale alla stagione 2011/2012. Un match, quello, disputatosi al Via del Mare e finito 4-2 in favore dei padroni di casa: le doppiette di Muriel e Di Michele resero nulli i tentativi di rimonta di Bojan e Lamela. Tre punti che però non bastarono per scongiurare la retrocessione di quel Lecce, ma furono sufficienti per mettere i bastoni fra le ruote di una Roma che non riuscì a qualificarsi per nessuna competizione europea.

Il confronto di quest’anno sarà però unico: per la prima volta Lecce e Roma si scontreranno in quello che la classifica racconta come uno scontro diretto in ottica salvezza. Le due compagini giallorosse sono appaiate a quota 13 punti, ed occupano in tandem il quintultimo posto della graduatoria, a +1 sul Verona 17esimo e ad appena due lunghezze sulla zona retrocessione, presidiata ad oggi da Como, Monza e Venezia. Tre vittorie, quattro pareggi e sette sconfitte: numeri identici per Roma e Lecce, ma il momento di forma è ben differente. La Roma in campionato è reduce da quattro sconfitte consecutive, intervallate dai due pareggi di Europa League. Il Lecce invece a questa sfida ci arriva di rincorsa, avendo raccolto cinque punti nelle ultime tre: una vittoria ed un pareggio dall’arrivo di Giampaolo. I salentini dovranno fare a meno non solo dei lungodegenti Bonifazi e Banda, ma anche di Pierret che non recupera, Gallo che ha rimediato una lesione muscolare contro la Juventus e probabilmente anche di Marchwinski, che sarà da valutare. La defezione del terzino (tra l’altro vicino alla Roma in estate) costringerà Giampaolo a far indietreggiare Dorgu in difesa, lasciando la corsia alta a Pierotti, con Tete Morente sul versante opposto.

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